wow! Un’exit da 250M€!! Ma dopo cosa è successo?

Dedico questo mio post ai guru dello startup show business che pensano all’exit come al miglior destino di una startup. In questo post racconterò la storia dell’exit di venere.com che penso sia stata e resti l’exit di maggior successo mai registrata in Italia quindi l’Esempio con la “E” maiuscola a cui tutti i guru dello startup show business italiano si ispirino quando parlano alle loro platee di startupper adoranti e speranzosi.

EHI!!! 

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Venere.com è stata fondata a ROMA, ripeto A ROMA, nel febbraio 1995 da quattro giovani startupper (che allora nemmeno si chiamavano così), ovvero, Venere.com è stata fondata un anno prima di Expedia e Booking. Expedia è bene ricordarlo fu fondata nel 1996 da Microsoft, quindi non da dei cantinari, mentre anche Booking fu fondata in Olanda da degli startupper come i nostri eroi.

Già qui i nostri guru dovrebbero farsi venire dei dubbi, porsi delle domande: “degli italiani de Rooma sono arrivati prima di Microsoft e degli olandesi?”, nel 1995? A pensare di fare e-commerce? Travel e-commerce addirittura? E ci sono pure riusciti? Cazzo ma allora… Appunto e allora? Allora te lo fai venire il dubbio che a noi Italiani non mancano le idee né le capacità. Che dopo ben 20 anni non serve a nulla copiare dagli americani della Silicon Valley? Inutile illudersi! I guru nostrani non sono forti in sillogismi e logica. Loro sono forti solo nell’import acritico di practice altrui.

Torniamo a sti romani de Roma ed al loro dipendente n.14 tal Ettore Galassi, startupper della prima ora e in seguito responsabile delle risorse umane, infine… (non ve lo dico).  Ettore mi ha concesso un’intervista i cui racconta come era Venere prima dell’exit multimilionaria e come si è nel tempo trasformata. Ettore non è tra i fondatori ma tra i tanti che hanno visto nascere Venere e che con il loro lavoro e passone hanno contribuito a renderla un caso di successo. Uno dei primi direi.

Ettore, che atmosfera c’era in Venere nei suoi primi 10 anni di vita?

“un’atmosfera meravigliosa per molti versi irripetibile. Eravamo tutti giovani e tutti amici. Ogni sfida era accolta con allegria. C’era un ambiente assolutamente informale, da spiaggia. E, proprio in spiaggia organizzavamo feste meravigliose. Siamo arrivati ad essere quasi 200 persone di ogni nazionalità e dopo il lavoro uscivamo insieme ed si organizzavano fine settimana insieme. Ancora oggi molti siamo rimasti amici e ci vediamo ad ogni occasione possibile. Tutto merito dei Fondatori che erano veramente persone straordinarie di grande umanità e autenticamente informali ma determinati e capaci.”

Fino a quando è durata questa atmosfera gioiosa e di grande complicità?

“direi fino alla cessione ad Advent del 60% ovvero fino all’uscita dei soci e la sostituzione con dei manager che imposero sistemi di lavoro molto più tradizionali e formali. Ma la vera svolta si è avuta dopo l’exit ovvero dopo che Expedia ha acquistato il 100% della società.”

Cosa è successo dopo l’acquisizione avvenuta nel 2008?

“Semplicemente sono arrivati gli Americani di Expedia e dopo alcuni mesi hanno cominciato a licenziare intere funzionali. Hanno cominciato con l’Amministrazione (licenziamento collettivo) e poi man mano tutte le altre funzioni. Ti chiamavano la mattina presto e ti licenziavano in tronco dandoti una buona uscita di 2 anni; ma, tu, dovevi prendere le tue cose e andartene a casa subito possibilmente senza quasi salutare i colleghi per non demoralizzarli. In genere i giorni preferiti dai manager USA erano quelli che seguivano le feste sulla spiaggia che si facevano anche con i dipendenti di Expedia. Quelle stesse feste, che tanta gioia ci davano prima, ora erano diventate solo un preavviso di prossimi licenziamenti perché tutti sapevano che dopo la festa sarebbero iniziate le chiamate. Si trattava solo di aspettare e scoprire a chi fosse toccato quel giorno mettere via le proprie cose e andarsene. Poteva capitare a chiunque. Una prassi all’americana solo che avveniva a Roma dove un licenziato in tronco non è che uscisse dall’ufficio e trovasse un altro lavoro girato l’angolo; Infatti, molti di noi sono ancora in cerca di un lavoro “fisso” e si arrangiano con consulenze o lavori meno qualificati di quelli che svolgevano in Venere. L’ultima funzione che è stata eliminata è stata quella dei venditori ma anche di quella non c’è più traccia in Expedia. Nessun ex-dipendente di Venere è rimasto in Expedia.”

Quanto è durato questo processo? Quando si è concluso? Venere ora come funziona?

“E’ durato alcuni anni, uno stillicidio che, ironia della sorte, sono stato io a concludere. Hanno infatti affidato alla società per cui lavoro ora lo sgombero degli uffici di Venere e così, con grande tristezza ho chiuso la porta di quell’ufficio in cui ho vissuto momenti di gioia autentica e indimenticabile. Mi accompagnato in questo ultimo gesto uno dei Fondatori mio amico dai tempi del liceo. Io sono un ipovedente ma ho avuto la sensazione che anche a lui siano venuti gli occhi lucidi sebbene grazia a quell’Exit è diventato ricco.”

Cosa diresti agli startupper che sognano di fare un Exit come quella di Venere, multimilionaria?

“Direi che i soldi non sono tutto, Che la felicità non ha prezzo e in Venere c’erano decine di persone felici e orgogliose di appartenere a quell’azienda. Ne è realmente valsa la pena? Se avessero continuato, invece di vendere, non sarebbero diventati ugualmente ricchi ma reso meno malinconici i loro collaboratori e amici? Non lo sapremo mai ma io sono convinto che sarebbe stato così. Saremmo diventati più bravi di quelli di Booking e di Expedia. Ma soprattutto alle nostre feste ci sarebbero ora 2.000 persone allegre come lo eravamo noi.”

*****

MORALE, FACILE, FACILE

Se Venere.com non fosse stata venduta ma resa pubblica con una quotazione. Se fosse stata sostenuta dagli investitori Italiani invece che messa all’asta da investitori del tutto indifferenti a salvaguardare il patrimonio imprenditoriale Italiano ora tutto il sistema turistico italiano e soprattutto quello alberghiero sarebbe messo molto meglio di quanto non lo sia e non sarebbe costretto a fare battaglie di trincea e retroguardia come “Fatti Furbo” e altre scaramucce di simile portata.

Questa storia che non ha nulla di inventato dimostra che in Italia ciò che manca non sono le idee, né gli imprenditori, né le competenze. Ciò che scarseggiano sono investitori degni del nostro talento imprenditoriale. Se in Italia ci fossero gli investitori della Silicon Valley o Israeliani nessuno si sognerebbe di fare retta ai guru nostrani che ci propinano modelli USA; ma, tutti ci chiederebbero di conoscere il segreto della nostra fantasia e inventiva. Anche i politici finalmente la smetterebbero di fare le comparsate in California e farebbero leggi in grado di far prendere il volo alle nostre imprese.

Ah povero me. Sto cominciando a parlare come un guro nostrano. Che pena mi faccio.

PREMIO DI CONSOLAZIONE

Gli ex dipendenti di Venere e tutti noi moralisti possiamo consolarci pensando al fatto che quei cattivoni di Expedia furono presi in giro dai manager di Advent (Leggi testo nell’immagine in testa all’articolo se non sai chi sono, pigrone) che gli fecero credere di partecipare ad un’asta contro Booking anch’essa interessata all’acquisizione di Venere mentre invece era solo un bluf (che creduloni sti ammerricani). Magra consolazione, ma pur sempre una consolazione, sapere che anche gli squali tra di loro si fanno i dispetti e si prendono per i fondelli. Chissà quanti milioni di euro gli è costato aver creduto a questo Bluf? Penso almeno una 20 forse anche di più. Mi informerò. Vuoi scommettere?

A SCANSO DI EQUIVOCI

Non biasimo certo i Fondatori di Venere per la loro scelta di vendere anche perché non credo pensassero che sarebbe andata a finire così. Nessuno che non conosca le logiche che governano le operazioni di M&A immagina possano essere così poco meritocratiche e razionali. Chi potrebbe mai pensare che si possano pagare 250M€ per un’azienda che si intende smantellare pezzo a pezzo? Eppure è proprio questa la logica con cui vengono fatte gran parte delle acquisizioni e quindi delle exit solo che nessuno lo dice. Soprattutto nessuno lo dice ai collaboratori e dipendenti che restano e che sperano di essere valutati in modo obiettivo in base alle proprie competenze e capacità invece si trovano ad essere licenziati per il solo motivo di essere parte della cordata perdente ovvero di quella dell’acquisita invece che acquirente.

QUINDI, SECONDA MORALE, FACILE, FACILE

Collaboratori e dipendenti di startup di successo non vi aspettare riconoscenza o premi dai fondatori post exit. Non vi aspettare obiettività dai compratori. Non fatevi prendere in giro dal clima allegro e democratico che si respira in una startup perché al momento buono voi sarete considerati per ciò che siete non per ciò che avete fatto o i vostri meriti. E voi non siete soci quindi non siete nulla o se preferite siete dei peones, carne da macello, dipendenti (ovvero gente che dipende dagli altri), dei parassiti. Diffidate degli startupper che sognano un exit milionaria, la faranno sulla vostra pelle e forse anche sui vostri meriti.

A ONOR DEL VERO

 PPS del 29 aprile 2016

A dimostrazione di quanto fosse forte e unica la storia di Venere e quanto misera sia stata la sua conclusione ancora oggi se ne discute e ci si divide riguardo la sua exit e non pochi hanno attaccato Ettore riguardo i contenuti dell’intervista. Ettore è un amico, un persona aperta e cordiale che sento di dover difendere a spada  tratta dicendo che quanto scritto è stato frutto di una passeggiata fatta sui colli Bolognesi e non di un’intervista con registratore quindi nessuna delle sue frasi sono le testuali parole da lui usate. Mi sento anche in dovere di dire che Ettore non nutre alcuna rabbia per quanto successo ma solo malinconia. Non ha mai espresso giudizi negativi sulle scelte fatte dai soci Fondatori e ha più volte dimostrato di comprendere (aziendalmente) anche quelle fatta dal mangement di Expedia. Infine non mi ha mai parlato di cifre riguardo l’exit. La cifra dell’operazione mi fu detta da chi aveva portato a termine l’operazione in Advent alcuni anni fa in un incontro di lavoro. Va anche detto che i 250Milioni citati sono andati in stragrande maggioranza al fondo stesso che aveva comprato Venere dai Fondatori alcuni mesi o anni prima ad una cifra sicuramente inferiore. Di quanto non lo so ma almeno della metà (presumo).

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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