Investitori cornuti e mazziati…

Dedico questo mio post agli investitori che restano vittime di Startupper. Capita, infatti, che i ruoli si possano invertire e che con il cerino in mano restino gli investitori invece che gli startupper.

Si tratta di una storia inventata come mio solito che si ambienta tra lungo tutta la pianura padana, dall’estremo est a quello ovest. Lo startupper in questione di origini adriatiche ha già fatto un exit nel settore e lanciato una startup che va a gonfie vele finanziata proprio dai nostri co-protagonisti che, come quasi tutti gli investitori, sono milanesi.

Lo startupper nota che sul mercato in cui opera la sua nuova creatura, vi è un operatore super consolidato ma gestito in modo a dir poco ingessato. Un leader (i leader di mercato) almeno 100 volte più grosso della sua startup ma che basterebbe ammodernare un poco per renderlo un caso di successo da quotare in Borsa. Essendo un tipo brillante e convincente riesce a coinvolgere degli investitori molto più grossi dei suoi attuali soci che con qualche decina di milioni di euro prendono il controllo dell’operatore ammuffito.

L’operazione comincia subito a dare i suoi frutti e in poco tempo e grazie ai consigli di startupper, l’ammuffito adotta lo stesso modello di business della startup da lui fondata e già al primo anno ne doppia il fatturato. Ma come?!.. Uno startupper che da consigli al proprio concorrente? Un concorrente tanto più forte e ricco? Esatto!.. Ma lui non si limita a questo: ne diventa “socio”, ovvero, ottiene una promessa di earn out sui risultati o qualcosa del genere. Tutto normale. E’ uno bravo. Peccato sia ancora socio della startup che sicuro non beneficerà del risveglio dell’ex pachiderma.

Lo Startupper alla fine va a lavorare ufficialmente per il bestione(con un incarico finto in un altra nazione europea) lasciando la sua startup e gli investitori al loro destino di cornuti. Pare sia stata una separazione consensuale anche se sofferta (lacrime a fiotti ma non si sa quante sincere e quante da coccodrillo) insomma sti poveri investitori oltre ad essere stati cornuti sono stati pure mazziati.

Mi permetto di pensare che sarebbe stato più corretto, da parte dello startupper tanto arzillo, far acquisire la startup proprio dal pachiderma e dai nuovi investitori invece che lasciarla al proprio destino facendo finta di essere diventato un anonimo manager.

Ora non mi resta che augurare di Cuore agli investitori Milanesi di avere comunque successo e di poter presto vendere la loro startup al più temibile dei concorrenti del animalone facendoci anche un sacco di soldi.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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