Ecco perché la Bocconi sforna tanti Capponi che ora vogliono fare gli startupper…

Qualche giorno fa sono capitato nei paraggi della SDA-Bocconi per incontrare una persona ed ho visto una marea di studenti uscire ed entrare da quei begli edifici e mi sono chiesto come mai in Inferentia non avessimo mai assunto Bocconiani prima della quotazione mentre in Value Partner fossero quasi tutti Bocconiani tranne gli “idraulici” di Value Team (che poi erano in gran parte informatici ma considerati poco più che operai dagli altri).

Io stesso mi sono reso conto di aver assunto un solo Bocconiano in vita mia ed era proprio un cappone, ovvero un gallinaceo senza coglioni che viene allevato in batteria in gabbiette in modo che ingrassino rapidamente e con carni flaccide ma polpose. Pensando a lui ho avuto l’illuminazione: la Bocconi, non è affatto un’Università scadente ma semplicemente opera seguendo le regole di mercato. Risponde alla domanda con un’offerta adeguata.

Multinazionali, Società di Consulenza, Banche, Assicurazioni e Big Player (non oso dire industrie perché in Italia sono scomparse da tempo) assumono prevalentemente Capponi e la Bocconi glieli seleziona e offre in gran quantità. Tutti uguali, tutti pronti a entrare nella propria gabbietta e a competere per essere il più grasso e flaccido della batteria. In consulenza questa carriera è chiamata “Up or Out” ma sarebbe meglio chiamarla “fat or Out”. I capponi formati in Bocconi sono tutti assolutamente avversi a qualsiasi innovazione che non sia stata formalizzata su qualche libro o practice consulenziale quindi sono tutti facilmente inseribili in contesti rigidi e autoreferenziali che rappresentano la stragrande maggioranza dei committenti di tali figure.

Ma la Bocconi come fa a trovare tutti sti aspiranti castrati sul mercato? Gente che sia disposta a pagare per farsi evirare per poi essere messo all’ingrasso? Semplicemente si fanno avanti da soli per auto selezione. Se avessero i coglioni o ambissero a farne un qualche uso sicuro non si iscriverebbero alla Bocconi ma a Fisica, Ingegneria nucleare, Chimica, Filosofia o (solo i super dotati) all’accademia d’Arte o addirittura al DAMS. E’ chiaro che chi non vuole correre rischi prefereisce la prospettiva di finire in un capponaio piuttosto che a combattere in contesti dove abbondano galli cedroni superdotati di neuroni.

andreaotti

In questo s-post puoi leggere la S-raccomandazione dettagliata del cappone in questione con i dettagli del suo dramma sentimentale e anatomico.

I canditati capponi sono in gran parte figli di papà a cui la bambagia ha già atrofizzato i pendenti prima ancora di far domanda di ammissione. Il mio unico caso penso non li avesse nemmeno mai avuti ne si sia mai posto il problema della loro assenza se non quando la ragazza lo ha mollato.

E’ chiaro che soggetti di questo tipo non vedono l’ora di aruolarsi in qualche società di consulenza o multinazionale; mentre, non ci pensassero minimamente di venire a lavorare in una società come Inferentia in cui si stava inventando tutto di sana pianta e si cercavano galli visionari che cantassero alla luna invece che al sole, galline acrobate che facessero uova multicolori sempre diverse una dall’altra.

investitori

In questo S-post una classificazione scientifica delle varie tipologie di investitori in gran parte Bocconiani…

E’ chiaro, altresì, che ora i capponi masterizzati dalla Bocconi sono gli startupper ideali dello startup show business. Gente capace di essere disruptive in modo assolutamente prevedibile e controllato. Gente capace di rendere credibile un BP fatto traducendo le previsioni di Nostradamus. Gente che si intende alla perfezione con gran parte degli investitori istituzionali italiani che, anche loro, sono Bocconiani doc ovvero gente che piuttosto che rischiare su qualcosa di nuovo investe seguendo la moda del momento, ovvero sugli stessi deal dei propri colleghi. Diciamo che si convincono/investono a vicenda. Un bel trenino di Bocconiani.

Io ho sempre avuto il complesso di non aver fatto la Bocconi ma avendo avuto un padre manager in una multinazionale mi terrorizzava l’idea che mi potessero evirare senza anestesia e, quindi, ho preferito fare una facoltà che almeno un coglione me lo avrebbe conservato integro: Informatica. Se avessi avuto i coglioni di Rocco Sifredi avrei sicuramente fatto Architettura o Ingegneria ma ho preferito una facoltà che mi prospettava una carriera da pollo libero nell’aia di qualche software factory.

inferentia

Storia della quotazione di Inferentia

Dopo aver quotato Inferentia in borsa senza saper nemmeno leggere un conto economico e non avendo assolutamente capito a che servisse lo stato patrimoniale se non a nascondere le perdite sui progetti mal gestisti mi sono fatto un bel corso di corporate finance in questa gloriosa schiaccia palle della SDA-BOCCONI e ne sono uscito assai sollevato (anche nel portafogli) nel constatare che i professori che vi insegnavano nemmeno sapessero cosa fossero i coglioni ne a cosa servissero; lasciando, quindi, il mio unico testicolo al suo posto.

Bisogna, infatti, notare che i professori VERI della Bocconi (non gli affiliate per intenderci) vedono un’azienda solo sui libri scritti da altri professori e quindi sono del tutto innocui. Al massimo siedono in qualche consiglio di amministrazione dove è risaputo non si decide mai nulla ma si fa solo finta di farlo. Sono, infatti, capponi a loro volta che non hanno il permesso di uscire dalla gabbietta se non per andare in aula a raccontare ciò che hanno letto o per andare in qualche CDA a fare i firmacarte.  Da gente così non c’è da temere colpi bassi ne alti. Al massimo ti fanno addormentare dolcemente sui banchi.

team perfetto

Inno alle donne professioniste, manager, startupper. Perfette purchè siano anche madri.

Ben diverso il discorso con gli affiliate ovvero i NON professori della Bocconi che, però, le aziende possono frequentarle. Anzi proprio da li provengono. Gente che se ti distrai un attimo ti stende a terra con un colpo diritto e letale. Gente che, infatti, non insegna quasi mai graduate ma prevalentemente agli executive che in gran parte non sono laureati alla Bocconi ma galli di altre Università (di provincia). Posso anche affermare che tra questi mega professori primeggiano le donne sia per ragioni anatomiche che caratteriali. Essendo abituate a lottare per far notare i propri neuroni li hanno assai più sviluppati dei loro colleghi maschi. Specialmente le donne piacenti. Quelle sono micidiali e assolutamente imbattibili. Sono anche le migliori imprenditrici e professioniste che io abbia mai visto all’opera. Ho anche la fortuna di  averne più di una come socia.

Insomma, possiamo ben dire che la Bocconi primeggia nel suo mercato e nel soddisfare le esigenze dei suoi stakeholder. Allo stesso modo i suoi allievi sono morfologicamente e culturalmente perfettamente aderenti alla propria funzione. Sono solo io quello che ancora non riesce a convincersi che il pendente che mi trovo tra le gambe è un inutile impiccio che mi impedisce di far carriera nello startup show business come in molti altri ambiti lavorativi tra i meglio pagati…

PS: per senso di giustizia credo si opportuno dire che considerazioni analoghe valgano anche per la Luiss di Roma di cui conosco alcuni “professori” e le scorribande nello startup show business della capitale. E pure per la Cattolica di Milano che ha anche l’aggravante di avere una vocazione religissa a supporto del sistema di evirazione.

capponi in miniaturaPPS del 25 marzo, ovvero ben 3 mesi dopo la pubblicazione di questo mio s-post. Ma lo sai che questo pezzo che hai appena finito di leggere è di gran lunga il più letto tra quelli che ho pubblicato sebbene sia piuttosto banalotto? Con il senno di poi lo riscriverei pari pari anche se mi è già costato una diffida e molti insulti indignati da parte di Bocconiani e non. A me piacerebbe che ci fosse una reazione da parte della Bocconi stessa. Che so? Una post di smentita con tanto di foto di loro studenti che mostrano i testicoli integri. Ma meglio sarebbe se i testicoli li mostrassero i professori di ruolo, non trovi? Ma mi accontenterei anche di una semplice diffida. Dai una diffida è facile da fare. Se conosci qualche papavero della Bocconi non è che mi fai il favore di chiedergli di farmela recapitare?

team perfettoPPPS: ma ancora di più spererei che reagissero gli startupper cercando di smarcarsi dai modello proposti dallo Startup Show Business di cui ormai la bocconi fa parte a pieno titolo lucrandoci adeguatamente come è anche corretto sia per un’organizzazione votata al profitto e di adegua alle vigenti richieste di mercato.

PPPPS: ma lo sai chi considero il miglior team per una startup? Dei bocconiani forse? Se vuoi scoprirlo leggiti il post qui a fianco che è sicuramente più onesto e serio di questo.

 

 

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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