600.000.000 di euro per avere Tim Cook come testimonial…

In questi giorni sono sommerso di numeri, numeri del Business Plan dell’eTravelDistrict da presentare agli investitori e numeri relativi allo startup show business. Sui primi ho la certezza che siano numeri sparati a caso ma sui secondi ho la certezza che siano numeri assurdi eppure oggi non ti voglio parlare di numeri ma di un dubbio che ho nella testa da quando ho cominciato a ficcare il naso tra questi ultimi numeri (quelli assurdi). Inizialmente ero scandalizzato ma poi mi sono chiesto cosa avrei fatto io se fossi stato al posto di Renzi. Ora provo a darmi questa risposta e non dovrebbe essere difficile considerato che Renzi io lo avrei anche votato.

Dopo un ventennio di Belusconismo sfrenato in cui ogni anfratto del potere era stato presidiato da suoi uomini e donne, penso che, al posto di Renzi, mi sarei sentito un pò assediato, se poi mi fossi guardato alle spalle, e avessi visto il baffetto ghignare, mi sarei sentito ben peggio che assediato.

Onestamente penso che fossi stato Renzi, avrei cercato di usare a mio favore l’eredità di nani e ballerine lasciata da Berlusconi cominciando dal farmi confezionare proprio con uno bello show; quello della Leopolda, appunto, che assomiglia un pò a Drive-in ma con i MAC al posto delle poppe delle cameriere (le poppe sono roba vecchia di secoli ormai). Avrei imparato ad usare twitter (sebbene lo detesti) e sparato minchiate a raffica esattamente come faceva Berlusconi con le sue barzellette e le sue battute oscene.

Fossi stato Renzi sarei andato in Hfarm come prima uscita pubblica da capo del governo perché quello è l’incubatore più cool d’italia e in mancanza di idee su come risollevare l’Italia la scenografia conta.  Avrei nominato qualche bella ministra ma, a differenza del Berlusca, l’avrei scelta non solo bella ma anche brava nel suo lavoro (e non mi riferisco alle doti amatorie).

Non disponendo di televisioni di proprietà, ed avendo la RAI ancora in mano ai nemici interni ed esterni, mi sarei fatto confezionare un bello show su misura da portare nelle piazze. Lo Startup Show Business appunto. Uno show che raccontasse alla gente che tutto sta cambiando, che la crisi e finita, che è tempo di innovare e fare cose nuove. E chi avrei chiamato a confezionare questo show e a condurlo? Barberis? Troppo toscano anche per uno come Renzi, Quintarelli? Troppo intellettuale ed esperto, uno che magari pretende di cambiare qualcosa davvero, magari a suo favore. Donadon? Accento da leghista va bene solo come scenografia. A ben pensarci avrei scelto proprio Riccardo Luna e lo avrei nominato Digital Champion. Luna non ne capisce nulla di innovazione ma ha il fervore di un tifoso romano. E’ uno che si muove con disinvoltura tra i budget della PA e degli stakeholder del governo quali Telecom, Camere di Commercio etc che può ben far finta di fare il Digital Champion a Gratis. Luna è talmente pieno di se e del suo ruolo che è del tutto innocuo, uno che quando intervista fa un monologo. Che si da le risposte da solo. Insomma uno che è del tutto prevedibile e quindi non pericoloso. Dettori, mi ero dimenticato di lui, non sarebbe andato bene perché è uno che ogni tanto si ricorda di non essere un DJ e dice cose giuste a cominciare dal fare autocritica.

Più ci penso e più Luna mi sembra perfetto, tanto innocuo quanto caciarone. Uno che ha bisogno di farsi massaggiare l’ego tutti i giorni e, quindi, gli basta essere al centro di ogni selfie per sentirsi importante anche se non conta nulla e non decide nulla. Uno che manco si accorge dei giochini che fa Quintarelli con lo SPID insieme ai soliti furbetti del quartiere che per mangiare a quella tavola sono disposti a pagare il conto dello startup show business di Luna e a fargli fare il discorrsetto di presentazione. Perfetto, assolutamente perfetto. Un megafono vuoto e privo di contenuti propri.

Come Renzi avrei anche quasi chiuso le Camere di Commercio (io le avrei chiuse del tutto) in modo che i sopravvissuti non osassero opporsi a pagare esageratamente Luna per fare eventi in perdita ripianandone i costi ricorrendo ad ogni trucco possibile pur di non fare una gara in cui non è detto che a vincere sarebbe stato Luna o il di lui fratello.

Sarei  sicuramente andato in silicon valley a guardare capannoni pieni di scrivanie e computer tutti ugualmente creativi e informali sebbene non tutti apple (se ne sarà accorto?). Se fossi stato Renzi avrei, soprattutto, goduto nel vedere tanti giovani lanciarsi a fare startup con i soldi di mamma e papà, invece, che trovarmeli in piazza ad chiedere un futuro o anche solo un’opportunità vero di poterselo costruire.

Inutile negarlo, Renzi ha fatto le scelte giuste per un post Berlusconianto. Direi che ha fatto tutto bene fino a quando non si è fatto prendere un pò troppo la mano da Luna e ha pensato di ingaggiare un Guru come testimonial della rinascita tecnologica dell’Italia invece di accontentarsi del solito amico esperto di calcio e fiere. Me lo immagino con il suo inglese stentato mentre cerca di convincere qualche mega GURU della silicon vallery a venire in italia a fargli da testimonial per dire che l’italia è la nazione ideale per fare startup. Gli avrà promesso un passaggio nel suo nuovo mega aereo governativo (quello ne ha 3 ed anche più belli), una vacanza in sardegna (quello ci va tutti gli anni con il suo mega yact con sottomarino), gli avrà promesso una visita guidata in toscana (quello si è già comprato mezzo Chianti), nulla per mesi ha cercato di convincerne qualcuno finché non ha deciso di usare l’arma di persuasione più efficace e terribile: la Guardia di Finanza. E così è stato. Gli ha mandato gli uomini in grigio che improvvisamente si sono accorti che uno di questi snob d’oltre oceano non aveva pagato tasse per 1 miliardo di euro!! 1 miliardo di euro!!! Allora il guro è diventato simpatico e si è accordato per un compenso simbolico di 600.000.000 (si legge 600 milioni di euro), un piccolo sconto sul dovuto e in cambio avrebbe fatto da testimonial. Affare fatto. Renzi ha subito accettato.

Ed ecco che Tim Cook si lancia in una dichiarazione cosi spontanea e sincera:  “quando vado a Bruxelles respiro pesantezza, burocrazia, difficoltà (da quelle parti con le tasse non scherzano), mentre qui in Italia c’è una meravigliosa aria di cambiamento, ottimismo, opportunità; qui sento che the sky is the limit (Berlusca non glielo avrebbe permesso, gli avrebbe fatto dire: mediaset is the limit), che tutto è davvero possibile (ad esempio ottenere uno sconto sulle tasse da pagare del 60%). L’Europa avrebbe bisogno di più Italia in questo momento, cioè di credere che il futuro sarà migliore del presente (Europa me lo fai anche tu lo sconto?).”, Una dichiarazione rilasciata al suo intervistatore  che manco a farlo apposta era…Era? Era? Dai che lo indovini!!! Riccardo Luna!!! Bravo hai indovinato! Chi altro se non il conduttore dello startup show business? Chi altro se non l’intervistatore ufficiale di se stesso? Evviva Renzi e lo startup show business evviva il cambiamento e i gattopardi.

Ops… Renzi ma me la permetti una domandina… Ma lo sai quante startup si sarebbero potute finanziare con 600.000.000 di euro? Ai valori con cui vengono finanziate grazie alle mirabolanti opportunità offerte dallo startup show business ora almeno qualche Miliardo di startup!!! Qualche miliardo di startup finanziate!!! esatto o se preferisci avresti potuto regalare 120.000 euro a ciascuna startup ora censita in Italia. Invece tu hai preferito spendere quei soldi per avere Tim Cook come testimonial.

No, Renzi, mi spiace, ma questa boiata non sarebbe stata capace di farla nemmeno Berlusconi. Questa stronzata proprio non la riesco a capire. Ti rendi conto di quanti sono 600 milioni di euro? 600 milioni di euro!!! Cazzo e poi a me tocca pagare 95 euro per comunicare alla camera di commercio che ho chiuso un’unità operativa ed ho equitalia che si rifiuta di restituirmi i soldi presi due volte dal mio conto corrente “per sbaglio”. Ma caro Matteo torna in Silicon Valley e restaci a lavorare cosi magari ti rendi conto di quanto ci voglia per guadagnarsi 600 milioni di euro anche da quelle parti. E portati anche i tuoi amichetto con te, tutti, compreso il tuo intervistatore e conduttore ufficiale che le favole ai miei figli preferisco raccontarle io almeno quelle che racconto non hanno la pretesa di essere prese per vere.

PS. mi hanno fatto notare che lo sconto fatto alla Apple sia di soli 500 milioni di euro invece dei 600 milioni da me citati. Ne prendo atto ma non vedo dove stia la differenza. A mio parere stiamo parlando di un’enormità più o meno enorme lo stesso.

PPS. mi dicono anche che la Apple abbia anche promesso di creare 600 nuovi posti di lavoro a Napoli… 1 milione di euro per posto di lavoro… li assumerà sicuro tutti invalidi di guerra, ciechi e pure con famiglia numerosa a carico per giustificare un tale esorbitante incentivo.

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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