1° episodio dell’Italian Fast Fail REALITY: Gli antefatti

Sono ormai passati 13 giorni dal mio annucio riguardante un liquidatore svelto che mi liberasse rapidamente di una startup innovativa. Nessuno si è fatto avanti per questo prestigioso incarico e nessun guru dello startup Show Business mi ha dato il ben che minimo consiglio ne indicazioni utili.  Possibile che nessuno ne sappia nulla di come si mette in liquidazione una startup innovativa e che si sia mai posto il problema di mettere in pratica ciò che predica? O anche solo di informarsi di come funzioni il processo in Italia? Nessuno degli oltre 100 incubatori italiani che abbia fatto un manualetto del Fast Fail? Nessuno delle centinaia di Business Angel che ci sia mai capitato in mezzo? E i VC? I miei amici VC? Loro si che lo sapranno considerato che ne hanno già messo in liquidazione alcune decine di startup innovative? Io ho anche chiesto ai miei espertissimi investitori di Principia Sgr con questa mail inviata via pec.

Nulla. Nessuna risposta. Quindi, in attesa che si facciano vivi o semplicemente rispondano alle mie mail mi vedo costretto a raccontare io come si faccia un Fast Fail in Italia e visto che non si prospetta un impresa facile ne veloce lo farò a puntante.

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

Per chi fosse interessato a sapere gli antefatti consiglio la lettura di questo post che per molti versi assomiglia a quanto realmente accaduto alla nostra gloriosa startup

EPISODIO 1: La messa in liquidazione

Sembra una banalità formale ma non lo è affatto prima di tutto perché ci vuole una delibera dell’assemblea dei soci che a sua volta ha necessità di un bilancio completo che evidenzi perdite superiori al patrimonio netto della società. Situazione non scontata anche nel caso di una startup che non fatturi nulla perché va considerato che si tratta di una startup innovativa che potrebbe portare “a nuovo” (che vuol dire rimandare) le perdite agli esercizi successivi. Il che comporta una scelta bilancistica precisa: spesare tutti gli investimenti ed i costi in modo da mettere la società nelle condizioni di dover essere liquidata. E perché mai un imprenditore dovrebbe fare una scelta così assurda (uno startupper si sa che non ha le palle di un imprenditore)? Perché non è lui a comandare ma il Fondo grazie a Statuto e Patti Parasociali che gli danno poteri di veto (ma nessun rischio) sproporzionati e ineludibili. Se vuoi capire come ciò sia possibile ti consiglio di leggere questo altro mio post sul tema. 

Inoltre devi prendere in considerazione l’evenienza che tu possa aver finito i soldi (altrimenti perché non continuare?) e quindi che il tuo commercialista non abbia nessuna voglia di continuare a lavorare gratis. Ricorda però che  in Italia, senza commercialista, non si può redigere nemmeno il bilancio di una startup che non ha fatturato nulla. Quindi metti da parte i soldi per il bilancio di chiusura e poi per le pratiche di registrazione alla Camera di Commercio. E sì!!! ricorda che  in Italia devi pagare anche se stai comunicando la messa in liquidazione. Devi pagare e aspettare. Nel nostro caso abbiamo aspettato ben 54 giorni per l’evasione della pratica di registrazione bilancio etc. Poi devi far protocollare la messa in liquidazione (questa volta c’è voluta solo una settimana) e quindi devi tornare dal commercialista e farti preparare: bilancio ordinario fino al giorno di messa in liquidazione (quello in cui la pratica è stata protocollata) e bilancio di inizio liquidazione. Poi ho capito che ci vorrà un bilancio di fine liquidazione. Non ho, invece, ancora capito cosa si debba fare nel mezzo, tra un bilancio e l’altro. Spero di riusciree a scroccare qualche altro consiglio dal nostro commercialista che però anche lui è alla prima esperienza in materia pur essendo uno degli studio più importanti di Milano.

MORALE della prima puntata:

  1. Metti in conto 2/3 mila euro di commercialista (tanto per iniziare)
  2. 300 euro di pratiche della Camera Di Commercio
  3. minimo 3 mesi dalla decisione alla messa in liquidazione
  4. di non ricevere nessun aiuto ne da soci ne da conoscenti

Non ti scoraggiare e si paziente. Presto ne farai un’altra di startup ancora più innovativa e sarà sicuramente un successo perché gli investitori, le Banche, e gli amici ti guarderanno con ammirazione. Tu sei uno che è riuscito a fare un FAST FAIL IN ITALIA!!!! SEI UN GRANDE. Mica di guarderanno con compassione o faranno finta di non averti mai conosciuto. No. Mica diranno tra di loro: “poverino è messo male. E’ fallito”. No queste cose succedono solo in Silicon Valley. In Italia siamo molto più avanti. Siamo più avanti e veloci.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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