3° episodio dell’Italian Fast Fail Reality: Il gioco si fa duro…DIFFIDA e RITORSIONE

Ho atteso invano un consiglio da Marco Bicocchi Pichi e poi ho deciso di rivolgermi al fantasma del mio Ghost Writer che mi ha scritto questa bella risposta per i nostri amati soci di Principia Sgr: “Buongiorno, quella che ci avete mandato non è affatto una risposta ma una presa in giro nemmeno divertente. Come ben sapete (considerato che un vostro rappresentante era presente all’ultima assemblea) il dr Elestici è stato nominato liquidatore della weekendcompany in via provvisoria e solo in attesa che si individuasse un liquidatore professionista. Le ricerche fin ora fatte non hanno dato risultati, in quanto la società non ha i soldi per pagare tali professionisti. Da ciò la nostra richiesta, a cui non avete ancora dato alcuna risposta, riguardo il vostro contributo economico alle spese di liquidazione della società. A tal proposito vi segnaliamo che se siamo almeno riusciti a mettere in liquidazione la società è solo perché alcuni soci che si sono accollati le spese del commercialista che ha redatto il bilancio del 2014. Quindi sarebbe il caso la smetteste di fare melina e cominciaste a dare risposte e a farlo in tempi rapidi considerato che siete anche pagati per farlo mentre noi tutti non riceviamo compensi da anni pur avendo lavorato a tempo pieno. E considerato anche il fatto che il dr Elestici, come tutti gli altri che ancora seguono le pratiche della liquidazione, non sono pagati e avrebbero urgenza di trovarsi un lavoro retribuito con cui mantenere se stessi e le proprie famiglie. In attesa di un rapito e completo riscontro alle nostra domande vi mandiamo i nostri migliori saluti”. 

Al mio Ghost Writer è anche venuta l’idea di mettere in cc la Banca d’Italia che ha il compito di vigilare su soggetti come Principia Sgr. Non so se per questa scelta, o per puro caso, ma questa volta la risposta è giunta da Principia dopo solo 4 giorni compreso il weekend e ci hanno risposto in questi termini:

“Egregio Liquidatore, nel confermarle integralmente il contenuti della nostra lettera del 16 ottobre 2015… bla bla bla… Le rammentiamo, inoltre, che la nostra società detiene una partecipazione di minoranza nella società e che appare, quanto meno inconsueto, e quindi, CENSURABILE l’invio di comunicazioni anche alla Banca d’Italia che è Autorità estranea alla vita sociale . In particolare osserviamo che l’intento è quello di SCREDITARE L’IMMAGINE della nostra società. Le RIVOLGIAMO FORMALE DIFFIDA dal reiterare detti comportamenti svolgendo, si d’ora, ampie riserve sull’accaduto. Tanto le dovevamo.”

Naturalmente il tutto è scritto con la solita letterina ma facciamo attenzione alle parole: “Censurabile”, e si bisogna censurare le domande specialmente se scomode come quella di sapere se intendono pagare anche loro il conto della liquidazione o no. Quindi “Banca d’italia estranea alla vita sociale” in effetti non si è mai visto nessuno della Banca d’Italia fare vita sociale. Sono tutti monaci. E poi: “screditare l’immagine della società”. Per fortuna non hanno parlato di screditate l’immagine del management della società considerato che non so nemmeno che faccia abbiano (piccola bugia, li ho visti in foto sul sito). Riguardo l’immagine della società non saprei cos’altro fare per screditarli dopo i ripetuti scandali di cui sono stati protagonisti al punto da aver già cambiato nome da Quantica a Principia nella speranza di rifarsi il look. Semmai credo di essere rimasto l’unico a offrirgli ancora qualche possibilità di dimostrare di essere persone serie ed efficienti (grazie alle mie domande). Infine la diffida cosa riguarda? Il coinvolgere la Banca d’Italia o il fare domande? Nel dubbio continuerò sia a far domande che a mettere in cc la Banca d’Italia, che siano loro Monaci a dirmi di smetterla di scocciarli con le mie mail mentre sono concentrati a pregare. Anche il “tanto le dovevamo” sarebbe degno di nota se sapessi che vuol dire.

Ma non è finita qui, esattamente 1 minuto dopo, mi arriva sulla mail personale un’altra comunicazione dal titolo molto esplicativo per un informatico come me: “Attività ex art. 2476, 2° comma Codice Civile”. Stavo per cestinarla convinto fosse spam ma mi sono accordo che arrivava dai miei amati soci e cosa conteneva? Un’altra bella letterina che diceva queste parole:

“Egregio liquidatore, Principia sgr, nella sua qualità di socio, richiede, ai sensi e per gli effetti dell’art 1476, 2° comma codice civile, l’accesso agli atti amministrativi e contabili della Società al fine di espletare le necessarie attività di valutazione, verifica e controllo con i più ampi poteri riconosciuti dalla legge. In dipendenza di quanto sopra, le comunichiamo che le attività di verifica verranno svolte, su nostro incarico, dai dott.ri Attillio Torracca e Maurizio Vanoli, con studio in MILANO (nota città del sud). Vorrà comunicare alla scrivente, con sollecita urgenza, il giorni e le ore in cui si rende disponibile al fine di poter concordare, con i professionisti sopra indicati, l’avvio delle operazioni.”

Prima di tutto grazie di chiamarmi liquidatore. All’inizio pensavo fosse un errore di stumpa… poi che mi avessero scambiato per un idraulico. Alla fine ho capito che mi considerano una specie di altoforno in grado di liquefare qualsiasi metallo. Un complimento quindi.

Ora analizziamo insieme il testo per cercare di capire il senso di questa lettera che a me sfugge alquanto, considerato che per quasi 2 anni non si sono mai fatti vedere ne sentire se non nei pochi CDA fatti prima che fosse bloccato per mesi a causa della mancata nomina del loro consigliere dopo che il precedente si era dimesso (e non diciamolo perchè altrimenti si rovinano pure l’immagine da soli). Considerato anche il fatto che mai si sono visti in azienda (ne a Napoli ne altrove) ne hanno mai cercato di capire cosa stesse succedendo alla società o come fossero stati spesi i 450 mila euro dei 3.5 milioni promessi. Ora, proprio ora che la società è formalmente in liquidazione vogliono verificarne la contabilità? E a chi danno l’incarico di verificare la contabilità di una società con sede legale a Napoli? Un incarico dato da un Fondo che investe nel sud Italia? A dei professionisti di Milano, naturalmente, nota città del più depresso mezzoNORD.

Che rispondere a questi signori che ci mandano gli “ispettori” a buoi scappati e macellati da un bel pezzo? Lo chiedo ancora una volta a Marco Bicocchi Pichi? Ma no, anche lui ha da lavorare. Non è mica un disoccupato ne un altoforno come me.

Gli ho risposto subito in questo modo: “buongiorno, Vi informo che non ho i soldi per venire a milano ad espletare quanto richiesto. Vi prego pertanto di prendere contatti con i commercialisti che hanno in carico la contabilità (—–) e qualora necessitaste dei miei servizi dovrete pagarmi i costi di trasferta da Bologna oltre al mio compenso professionale che è di 100 euro l’ora. Nel predisporre le vostre verifiche considerate che anche i commercialisti in questione non sono pagati dalla società e, pertanto, non sono tenuti a mettervi a disposizione il loro tempo,  quindi, vi consiglio di concordare con loro il loro compensi orari prima di coinvolgerli nelle vostre verifiche.”

Sai, sto scoprendo i vantaggio di essere un nullatenente, senza lavoro e senza credibilità, o interessi da proteggere. Ti puoi permettere di dire la verità senza alcuna vergogna ne timore di ritorsioni.

Ed ora facciamo un pò di conti su quanto saranno venute a costare queste due letterine. Considerata la celerità ed i contenuti c’è da pensare che siano state precedute da almeno una riunione con gli avvocati e un’altra con i commercialisti che avranno voluto capire di che si trattasse e magari anche capire chi fossi io e cosa volessi. Diciamo un oretta di riunione per team di consulenti (facciamo finta che i team fossero di 1 solo avvocato e 1 solo commercialista, tanto per risparmiare)? Alla presenza del capo supremo, e solo uno scagnozzo (tanto per risparmiare anche su questo)? E diciamo che il commercialista abbia una tariffa oraria non inferiore a quella dell’Avvocato? Perché mai dovrebbe costare meno uno che ha uno studio in largo Augusto che non è in periferia, proprio per niente? Ecco cosa viene fuori come possibile costo di queste due belle lettere scritte in bella copia, stampate, firmate, scannerizzate e spedite dalla solita super efficiente segretaria che sa almeno 3 dialetti del sud.

La modica cifra di 2.168 euro da aggiungere ai 262 euro della precedente lettera. Il tutto senza nemmeno rispondere a nessuna delle mie domande. A nessuna delle mie semplici domande: “Che fare ora? Chi paga il conto?”. E chissà cosa spenderanno per fare una verifica della contabilità della società?! Magari di tutti i tre anni di attività!! Il tutto solo per non rispondere alla mie domande? Ma pensiamo positivo! Magari mi pagano una trasferta a Napoli o a Milano e pure qualche ora di consulenza. Me la pagheranno con i tuoi soldi e miei di contribuente, ma che importanza ha? Nessuna perché tu sei un cialtrone che passa il suo tempo a leggere i miei post ed io un altoforno in cerca di retribuzione mentre loro stanno facendo il loro lavoro con diligenza gestendo i soldi che gli sono stati dati con parsimonia come se fossero i loro.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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