Diffida degli evangelist!!

Lo startup show business è pieno di gente strana ed equivoca. I più infidi, a mio parere, sono gli evangelist, che non hanno nulla a che vedere con quelli di cristiana memoria; ma, che altro non sono che dei subdoli commerciali dei principali vendor internazionali: Microsoft, Paypal, Google, Oracle, SalesForce, IBM, Facebook etc etc.

Gli evangelist sono gente simpaticissima e preparatissima, pagata per fare speach, darti ottimi consigli, portati casi esemplari di successo planetario, farti incontrare gente, farti fare visite guidate delle meravigliose sedi delle loro corporation piene di gente che si diverte e gioca a biliardino invece che lavorare. Insomma gente che vorresti avere come socio e compagno di party; ma, che, invece, è li solo per rifilarti un programma gratuito di supporto alla tua startup che è peggio di un virus dell’NSI. Roba di cui non ti liberi più nemmeno se prendi a martellate il tuo computer e gli dai fuoco. Roba che ti entra nel tuo business in modo così pervasivo che quando capisci l’inganno è troppo tardi e non puoi più liberartene se non a costi per te troppo alti.

Conosco questi meccanismi di marketing dai tempi di Inferentia (anni 80 e 90 per intenderci) che era partner di Oracle e Microsoft che, allora, la facevano da padroni. Noi andavamo in giro a fare speach e a presentare casi di successo creati in laboratorio per vendere licenze software ai nostri e loro clienti. Il sito Museionline (tutt’ora online) è nato in questo modo: per dimostrare le funzionalità della piattaforma ecommerce di Microsoft ai potenziali clienti Italiani tra cui Mediaworld che se non sbaglio è ancora su piattaforma microsoft (non mi va di controllare ne mi interessa farlo).

Con i simpaticissimi e preparatissimi evengelist di Microsoft ho avuto a che fare anche come Startupper in particolare mi sono fatto abbindolare dal programma BizSpark ovvero Azure. Sulla carta ci avevano regalato licenze e cloud service per 30k che non sono pochi per una startup. Nella realtà siamo arrivati a spendere più di 7.000 euro l’anno per un sito che messo su un cloud normale, ora, ci costa 600 euro l’anno. E non vi dico la montagna di soldi che abbiamo speso in sistemisti per capire come configurare quell’accidenti di sistema che di Azure non ha nulla. Uno sproposito. E quanto tempo hanno passato quelli di Microsoft con noi a cercare di risolvere problemi di configurazione e a convincerci a non abbandonarli. Un’altro sproposito. Costi che, se risparmiati, ci si faceva un’altra startup. Sono andato anche a Dublino ad incontrare il mega evangelist europeo e a visitare la loro stra mega sede. Ho passato una deliziosa giornata. Ho conosciuto gente veramente in gamba, ma alla fine i problemi e i costi sono rimasti tali e quali, fino a quando, per la disperazione e la mancanza di fondi, non abbiamo deciso di trasferire tutto su un serverino gestito alla vecchia e finalmente abbiamo tirato un respiro di sollievo e risparmiato una marea di soldi. Manco a farlo apposta il sito è diventato pure più veloce e non di poco. Insomma tutto questo per dire?

DIFFIDATE DEGLI EVENGELIST!!!

sono solo dei commerciali

DIAVOLI di commerciali come tutti gli altri

(massimo rispetto per i commerciali normali e veri, che non si camuffano da angioletti per fregare il prossimo; ma, fanno il loro lavoro a viso aperto, e con meritato orgoglio)

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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