Ecco come le Camere di Commercio “Aiutano” le startup…

Nella primavera del 2015 ho avuto l’idea di chiedere a Roberto Liscia, Presidente del consorzio Netcomm, di sostenere la nascita dell’eTravelDistrict con la speranza che avendo Netcomm come partner avrei avuto meno difficoltà a far partire l’eTravelDistrict; un’iniziativa che aveva ed ha l’ambizione di supportare lo sviluppo del travel ecommerce per disabili in Italia. Ho fatto questa mossa perché stimo Roberto Liscia e ne apprezzo le sue doti tecniche e diplomatiche. Soprattutto ammiro le seconde di cui io sono del tutto privo. Per mezzo di Netcomm contavo di ottenere il sostegno delle istituzioni che si occupano di Turismo e, in effetti, è grazie alla sua indubbia autorevolezza che siamo riusciti ad organizzare un incontro presso AGID passando, però, dal chiedere un favore ad un amico di amici come solito accadere in Italia in queste occasioni.

Fatto sta che nel giro di qualche settimana AGID organizza presso il suo ufficio un incontro con Andrea Sammarco di UnionCamere, Alessandra Arcese e Flavia Coccia di SIcamere. All’incontro andiamo Dino Bortolotto ed Io, naturalmente pagandoci il biglietto del treno, il pasto etc etc. Qualche giorno dopo l’incontro mando una mail in cui, tra le altre cose dico:

“prima di tutto ancora grazie per la vivacissima e approfondita riunione di mercoledì. E’ stato per noi tutti ideatori e promotori dell’etd una soddisfazione trovare in voi degli interlocutori così interessati, preparati e critici. Il vostro approccio ci ha permesso di presentare il lavoro di anni come mai prima d’ora”

Non si trattava di una leccata di culo di cui non sono proprio capace ma della pura verità. Quello era stato il primo ed unico incontro dei tanti fatti fino ad allora in cui avevamo avuto l’occasione di esporre ed approfondire tutto il potenziale STRATEGICO (impegnativo, costoso, di medio lungo periodo e irreversibile) della creazione dell’eTravelDistrict. Avevo incontrato professionisti preparati sul tema e che facevano domande pertinenti e puntuali. Tutti e tre avevano conquistato la mia stima e meritato i miei complimenti. In quella mail mando anche un documento approfondito sul progetto di circa 30 pagine.

Qualche settimana dopo Andrea Sammarco mi manda questa mail:

“…abbiamo scritto il doc che ti allego con un linguaggio più istituzionale e una declinazione degli obiettivi visti dal nostro punto di vista. Sottopongo inizialmente ad una tua valutazione prime di condividere con tutto il tavolo e con AGID. Valuta in particolare anche la proposta di costituire a regime  un “fondo” per finanziare le borse di studio per i promocontrattisti…”

eTravelDistrict unioncamereLeggendo il documento che mi era stato inviato noto che si tratta dello stesso documento da me inviato ma messo su carta intestata di UnionCamere. Per scrupolo me lo rileggo tutto il documento con attenzione e scopro questa frase che mi pare un errore e mando una mail con me mie osservazioni che tra l’altro dicono:

“…Ho letto  che nel tuo documento prevedi di far pagare una fee di accesso all’eTravelDistrict agli operatori turistici. Al momento non è così. L’accesso è gratuito e si paga solo in base ai servizi richiesti e soprattutto in revenue sharing. Ho anche delle perplessità sul fatto che possa essere Unioncamere a gestire i ricavi dell’eTravel District. L’eTravel District al momento è gestito da un’ATI che miriamo a trasformare in una startup innovativa i primi mesi del prossimo anno…

Il paragrafo in cui si parla di come finanziare il Fondo che UnionCamere per sostenere l'iniziativa

Il paragrafo in cui si parla di come finanziare il Fondo che UnionCamere intendeva creare per sostenere l’iniziativa e gli opertori

Dopo questa mia mail non succede più nulla per settimane. Sollecito e non ricevo risposte. Nel frattempo comincio a fare lo Sblogger e penso, tra me e me, che siamo alle solite, invece, l’amica dell’amico mi fa sapere che la mia mail ha fatto saltare l’operazione perché quello che io consideravo un errore di battitura era, in realtà, una scelta strategica dal loro punto di vista. Unioncamere, infatti, intendeva far pagare agli operatori turistici l’accesso alla nostra piattaforma e poi usare quei “fondi” per finanziare delle borse di studio per i promo-contrattisti. Hai capito bene! Noi babbei eravamo andati a quel tavolo per chiedere un sostegno e loro ci hanno proposto di usare la nostra tecnologia per raccogliere soldi da gestirsi in totale autonomia per poi convertirne una parte in borse di studio a azioni di sostegno alle imprese sul territorio.

Mi sono chiesto più volte come gli sia venuto in mente di pensare una cosa tanto assurda e una spiegazione me la sono data, anzi due per la precisione: La prima è che pensavano che a pagare il conto dell’eTravelDistrict come anche i biglietti del treno etc fosse il Consorzio Netcomm invece che noi sfigati imprenditori visionari, la seconda è che essendo le Camere di Commercio abituate a succhiare soldi alle imprese per servizi a bassissimo valore aggiunto, come aggiornare un data base o stampare un estratto dello stesso, gli sia sembrato del tutto normale fare lo stesso anche con la nostra iniziativa e la nostra tecnologia.

Risultato di questa esperienza da allora non li ho più sentiti ne hanno più risposto alle mie mail. Qualcuno mi ha detto che non sono diplomatico, che sono troppo diretto, che su certi tavoli bisogna sempre lasciare le cose in sospeso e mai prendere posizioni nette perché poi la via si trova.  Credo che, questo” qualcuno”, abbia ragione e lo ringrazio per avermi fatto capire che, a certi tavoli, io proprio non ci voglio sedere anche perché a me non va di farmi succhiare il sangue sorridendo e ringraziando. Io non sono pagato dai contribuenti ne da nessun altro per perdere il mio tempo in questi giochini e trovo vergognoso che ci sia qualcuno pagato con i nostri soldi per architettare raggiri di questo tipo. Io non sono un lecca culo ma un raspa culo e ne vado orgoglioso. Non a caso ben  prima di conoscere l’esito di questa mirabolante partnership avevo scritto uno S-post propri su questo tema che ti consiglio di leggere se anche tu hai difficoltà a comportarti come un coprofago…

lecca culo

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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