Viaggio intergalattico rimandato causa guasto al GPS di bordo…

Ieri sera dopo una conference di 2 ore con gli UFO che fanno gli investitori a Milano ho scritto questa mail riepilogativa che ha avuto l’effetto di mandare del tutto in tilt il GPS della loro astronave che si è ribaltata invece di decollare. Non mi aspettavo che le mie parole potessero avere un tale effetto ma giudica tu stesso leggendo quanto ho scritto:


Con i disabili“Cari tutti, 
penso che finalmente siamo arrivati ad un punto di svolta e che al prossimo incontro si deciderà veramente se continuare o no insieme. Penso  che dovremo parlare di cosa significa per noi fare impresa ad alto impatto sociale e del perché la vogliamo fare in Italia invece che in Svizzera, UK o Irlanda. Dovremo parlare del perché vogliamo fare business con i disabili invece che sui disabili. Di cosa significa fare un distretto aperto, indipendente, non discriminatorio e trasparente che non sono solo aggettivi ma precise scelte strategiche che hanno radici in anni di lavoro ed esperienza ed in una visione del futuro che vuole pensare i nostri nipoti e solo alla nostra ormai vicina pensione (si fa per dire..). Credo dovremo finalmente parlare di cosa significa per voi fare impact investment e in cosa vi differenziate da un VC di tipo tradizionale. 

intesa va in svizzeraVorrei parlare di come pensate di poter creare più benessere in italia grazie al travel ecommerce. Più benessere e lavoro per migliaia di professionisti non solo per i 20 o 30 che abbiamo messo nel BP condiviso. Vorrei che parlassimo di come pensate di poterci aiutare a far scalare velocemente il business senza ricorrere ai trucchetti usati dai nostri competitor (elusione fiscale, operatori sottopagati, advertising invasivo, non rispetto della privacy, dumping etc etc etc) e senza nemmeno arrivare a cedere alle loro lusinghe commerciali o finanziarie.

Vorrei che parlassimo di cosa pensate di lasciare alle vostre spalle una volta usciti dal deal, di quali impegni morali ed etici intendete assumervi con tutti coloro che con il loro lavoro, impegno e sacrificio contribuiranno al successo dell’iniziativa, se pensate possa essere parte del deal il rischio che questa gente perda il lavoro come conseguenza dell’exit oppure se intendete impedirlo anche a costo di rinunciare ad un exit molto vantaggiosa. 


investitori handicappatiQuesta volta penso sia giusto che anche noi si faccia delle domande e che voi rispondiate perché dopo tutti questi mesi non abbiamo ancora capito quali siano i valori portanti del vostro essere impact investors, in cosa consista la vostra differenziazione. Penso che dovremmo dirci chiaramente se intendiamo diventare soci solo per fare soldi insieme o soprattutto altro; ovvero impresa. Impresa ad alto impatto sociale, che faccia profitti in modo duraturo e stabile non solo che sia appetibile per un’acquisizione. Diciamocelo ora perché in tutti questi mesi abbiamo risposto ad un sacco di vostre domande ma non ci conosciamo quasi per nulla da questo punto di vista. 

Penso che dovremo dirci chiaramente chi siamo e qual’è il nostro modus operandi e per darvi il buon esempio vi condivido il mio indice Kolbe in cui mi riconosco perfettamente (5186) e che vi dice, senza ombra di dubbio che sono un formidabile innovatore e implementatore in grado di rendere l’impossibile possibile (traduzione letterale).

sintesiDal mio indice si evince che sono uno che analizza e coglie gli elementi essenziali (5), si adatta alla realta (1) e poi passa all’azione in modo innovativo (8) fino ad implementare la soluzione e riparando a guasti o inconvenienti (6); chiaramente non sono uno che ama gestire la routine. anzi sicuramente sono uno che detesta la routine. Per farvi un esempio userò i mesi trascorsi insieme. Nei primi quattro mesi sono rimasto in fase “fact finder” ed ho condiviso con voi il BP che non è il più approfondito del mondo ma sufficiente a farsi un’idea della sostenibilità e dei rischi del business. A fine febbraio sono passato al follow thru adattandomi al fatto che non ci avevate ancora dato i soldi ne li avremmo avuti in tempi utili per non perdere la stagione; quindi, dopo aver condiviso con Dino e Carmela il da farsi, ho acceso i motori e cominciato a sperimentare se quanto ipotizzato nel BP poteva funzionare anche senza i vostri soldi. In quella fase ho scoperto che c’era una via più rapida ed economica per fare il pilot e cosi via di verifica in verifica e conseguente adattamento. Io trovo che quanto stiamo facendo sia formidabile eppure non mi pare lo stiate apprezzando.  A tal proposito, vorrei, che parlassimo del perché pensate sia necessario mettere sotto controllo il mio “modus operandi”, come vi ho più volte sentito dire, invece che lasciarlo libero di esprimere tutto il suo potenziale o, al contrario (magari ho inteso male), di come pensate di poterlo sfruttare al meglio per il successo dell’eTD.

team perfettoIo vi consiglio, anzi vi chiedo, di farvi lo stesso test Kolbe (costa 55 dollari) prima del nostro prossimo incontro in modo da poter vedere se siamo effettivamente compatibili. Se il vostro modus operandi è, o non è, compatibile con il nostro. Credo che farlo e condividere i risultati sia utile e necessario visto che voi ci avete dichiarato più volte di voler essere operativi. In questo modo potremo scoprire subito se i vostri sono compatibili o no con i nostri senza basarci solo sull’intuizione. Dino, Carmela ed io sappiano di poter lavorare bene insieme perchè sono anni che lo facciamo ma con voi non abbiamo tempo di scoprirlo ne questi mesi ci hanno dato indicazioni significative. Magari scopriamo che preferite la lenta ma e rassicurante pianificazione ad una veloce e approssimativa implementazione per prototipazioni e test e, in questo caso, sapremmo che è del tutto inutile anche solo provarci a lavorare insieme. Sarebbe un disastro sicuro e così ci risparmiano discussioni su governance o altro che tanto non potrebbero mai funzionare.

scavarsi la fossaSono sicuro che approfondendo questi aspetti “ideali” e “operativi” troveremo molte più risposte e motivazioni per prendere una vera e definitiva decisione di quanto non faremmo continuando discutere o rifare il BP. Lo sappiamo tutti che solo se troveremo un intesa su questi elementi realmente fondanti del nostro essere soci si potrà creare e mantenere un clima di fiducia reciproca in grado di reggere alle turbolenze che incontreremo sicuramente. il BP, lo sappiano tutti, è poco più di una formalità rispetto al condividere degli ideali ed essere sicuri di poter lavorare bene insieme, quindi, concentriamoci su questi due aspetti e sicuramente troveremo le risposte che cerchiamo già dal prossimo incontro senza aspettare altre settimane o mesi. 

La loro risposta è arrivata oggi stesso (come sempre rispondono subito non per nulla sono e restano degli UFO) ed è la seguente:

“Ciao Andrea, grazie per la tua mail che condividiamo, e che va nella direzione che vi avevamo esplicitato ieri. Pensiamo infatti che sia corretto non limitare la tua creatività, soprattutto in questa fase, e noi, da investitori istituzionali, potremmo solo frenare questa tua spinta. Per questo motivo rinunciamo a voler co progettare con voi, in questa fase. Ribadiamo che siamo interessati al progetto, e saremmo felici se tu ci aggiornassi sugli sviluppi nelle prossime settimane. Valuteremo un nostro potenziale investimento appena sarai pronto. Condividiamo totalmente le domande che fai su di noi e nel momento in cui valuteremo il progetto riteniamo corretto che tu ce le ponga e che tu faccia un’accurata due diligence sul nostro passato. Rimandiamo quindi l’incontro della prossima settimana, aggiornandoci più avanti sugli sviluppi. Un caro saluto e a presto”.

Credi che sia realmente un arrivederci? Io non credo ma può darsi, sono pur sempre degli UFO e come tale di parola. Ma almeno posso dire che questi mesi non sono stati sprecati come in tante altre negoziazioni che ho fatto in questi anni con VC e investitori di ogni tipo. Questa volta mi porto a casa un paio di nuovi soci che mi sono proprio stati presentati da loro ed un BP  fatto insieme a loro già validato nelle sue logiche portanti. Ora non resta che mettersi al lavoro e partire (in bici che è meglio non rischiare con la tecnologia aliena…). Quindi grazie agli UFO di tutto e speriamo sia un arrivederci presto.

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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