Visita in Hfarm con piacevole sorpresa

hfarm con pinL’altro ieri sono passato in Hfarm per incontrarmi con uno dei miei innumerevoli soci e mangiare qualcosa insieme nella “mensa” di Hfarm che si chiama “La Serra”. Ma cominciamo con ordine. Arrivare in Hfarm è già, di per se, un’esperienza che vale la pena di vivere una volta nella vita. Per arrivarci devi passare da un’infinità di paesini veneti tutti fatti di casette tirate su dai geometri italiani negli anni 60 tra capannoni di fabrichette e officine di ogni dimensione e tipo. Quando arrivi nelle vicinanze di Hfarm, attraversi un ponticello ed il paesaggio diventa come quello che vedi nei giochi della play station con prati verdissimi, strade nerissime e perfette, viste mozzafiato e pin icon sparse nei prati a dimensione uomo. Insomma man mano che ti avvicini e entri in Hfarm tutto diventa perfetto come in un video gioco. La location è perfetta, il prato è perfetto, il parcheggio è perfetto, la reception è perfetta (anche le addette sono impeccabili e assai piacevoli all’aspetto), i computer (naturalmente apple) sono perfetti, le indicazioni sono perfette, le case mobili trasformate in uffici sono modernissime e perfette.

Arriviamo alla serra e l’ambiente è pieno di piante (si chiama serra appunto..), fresco, luminoso e relativamente silenzioso. Tavoloni di Legno e panche per magiare e al centro la cucina con il buffet. Cominciamo a cercare il nostro socio e Carmela mi sussurra in un orecchio: “ma qui sono tutti felici e tranquilli!!! Io non ci potrei lavorare.”. In effetti mi guardo in giro e i tavoloni sono pieni di gente che mangia e parla in tranquillità sorridente e pacifica. Troviamo Ferdinando (Acerbi), ci sediamo e cominciamo a mangiare guardandoci in giro e sono proprio tutti felici e sereni e tutti molto glamour. In particolare i camerieri (tutti maschi) sfilano lungo i tavoli con le loro belle barbe alla moda e impettiti come degli indossatori. Fichi, proprio fichi. Cerco invano qualche faccia da startupper e non la trovo. Facce sconvolte e insonni come ci si aspetta abbia uno che fa lo startupper in Italia lottando contro burocrazia e mancanza di soldi cronica.

faccia da startupper in fund rasing

faccia da startupper Italiano

Comincio a fare domande qua e la e scopro che tra i tavolo non ci sono startupper ma gente che sta facendo master, corsi di formazione e meeting. Molti lavorano nelle società di servizio e consulenza di Hfarm. Di startupper nemmeno l’ombra. Chiedendo e chiacchierando, scopro che sono in gran parte professionisti pagati bene, con lo stipendio che arriva regolare ad ogni fine mese, che fanno un lavoro che gli piace, in un ambiente che gli piace. Insomma, un’isola felice circondata da fabbriche che chiudono e imprenditori che si suicidano. Un reality su come potrebbe essere l’italia digitale sognata da Renzi e strombazzata in giro da Riccardo Luna. Naturalmente sponsorizzata Apple e Amazon…

Andamento del titolo Hfarm

Andamento del titolo Hfarm

Saluto Donadon che mi pare un pò mogio e poi scopro essere a causa di un report di Gartner Group non proprio rosero sul futuro di Hfarm. In effetti l’andamento del titolo di Hfarm in borsa spiega la faccia di Riccardo non proprio in sintonia con l’ambiente. Me lo avesse detto subito gli avrei detto di stare tranquillo che quelli di Gartner Group non ne hanno mai azzeccata una di previsione e che presto gli analisi di Borsa se ne sarebbe dimenticati e il titolo ricomincera a salire insieme al gradimento di Renzi come Premier. andrea casadei

Ma la sorpresa di cui voglio raccontarti non è quella di aver scoperto dove prendano ispirazione gli sceneggiatori dei video game della Play Station ma l’aver incontrato di persona Andrea Casadei con cui, fino all’altro ieri, mi ero solo scambiato mail e chattate sui social. Di persona Andrea è come nella foto. Un paciocone sveglio e concreto del tutto disincantato ma museovivocomune idealista e operoso. Non ho capito cosa faccia o abbia fatto in Hfarm ma ho scoperto che siamo stati concorrenti in un mercato in cui credevo fossimo i soli pirla in azione. Ovvero quello dei servizi museali aggiuntivi che io consulenziavo con il nome di MuseoVivo (vedi storia raccontata nel “quando si diceva Fare Impresa”) e lui bazzicava da imprenditore e consulente come Teleart. Non solo, questa coincidenza ma addirittura di aver partecipato alle stesse gare d’appalto in cordate concorrenti e di averne vinta una a testa. Lui quella per i servizi di Colosseo e Fori Imperiali  e noi quella per gli Uffizi. Ma ti rendi conto? E ci siamo conosciuti 25 anni dopo in Hfarm in una serra piena di figaccioni e noi soli con la panza e i capelli bianchi? Figata. Una figata. Il tutto grazie a Hfarm e allora evviva lo Startup Show Business, Evviva Donadon, Renzi e pure Riccardo Luna (insomma si fa per dire)..

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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