Milano o Roma capitale dello startup Show Business?

gianmarco carnovaleSi sa che l’italia è il paese dei campanili in cui Guelfi e Ghibellini si affrontano nei vicoli ciechi delle dispute inutili ma ogni tanto è anche divertente fare polemica sul vuoto pneumatico e così mi sono ritrovato a polemizzare con il solito Gianmarco Carnovale su chi, tra Milano o Roma, fosse la capitale dello Startup Show Business italiano. Mi sono divertito a provocarlo quel tanto da farmi insultare un pò ma visto che la cosa pare sia d’interesse per più d’uno ho pensato di dedicarci questo mio s-post.

Hossein_MoiinAd affrontare la disputa in maniera seria mi sono subito venute in mente le conversazioni fatte ai Giardini Margherita (Bologna) con Hossein Moiin, Chief Tecnology and Strategy Officer Worldwide di Nokia Siemens, uno che in Silicon Vallery è poco meno di una star e che ha rapporti diretti e amichevoli con tutti i mega VC del posto. riguardo la consistenza di alternative alla Silicon Valley in altre aree del mondo. Lui è uno che per lavoro gira per il mondo come una trottola alla ricerca di tecnologie innovative su cui investire (ha un budget d’investimenti esterni di 200M di dollari) e quindi ha una panoramica del tema molto più consistente ed internazionale della mia. Ebbene lui mai una sola volta in almeno 5 o 6 anni di chiacchierate mi ha mai espresso il ben che minimo dubbio sul fatto che nessun altra location al mondo possa competere con la silicon valley in quanto ad ecosistema; tanto è vero, che lui, alla fine, si è stabilito li pur avendo famiglia a Bologna, Head Quarter in Svezia ed origini mediorientali.

beppe severgniniIn una prospettiva planetaria come quella espressa da Hossein la competizione tra Milano e Roma per aggiudicarsi il primato dell’ecosistema più favorevole alle strartup è del tutto irrilevante; ma, dalla prospettiva di un Romano de Roma come Gianmarco la cosa è invece degna di una strategia complottista esercitata ai danni di Roma tramite “continui articoli su stampa nazionale e internazionale che attaccano Roma per distorcere la realtà ed orientare investimenti. L’ultimo è il mentecatto prostituto di Severgnini”. Gianmarco si riferisce ad un articolo in cui Beppe sul New York Times scrive: “Roma è corrotta e moribonda, la vera capitale d’Italia è Milano” e poi “E’ così bella che i suoi abitanti pensano che la bellezza sia sufficiente  e tirano a campare” infatti Gianmarco per confutare la tesi di Beppe su Facebook scrive: Milano sta a Roma come un Mall sta a Piazza di Spagna…  che volesse dare ragione a Beppe? Boh.. Che Piazza di Spagna sia più innovativa di un Mall? Che si facciano più affari li che in un Mall?

Ora, però, vorrei provare a mettermi nei panni di un imparziale investitore Americano che debba decidere dove aprire i proprio uffici, se a Milano o a Roma, e cominci a considerare i pro e i contro dei due ecosistemi. Fossi in lui mi farei queste domande:

  1. gattopardoDove si trova il cantore dello startup show business nostrano? Tal Riccardo Luna? A Roma o Milano? Lui ha fatto carriera come giornalista esperto d’innovazione a seguito del Milan o della A.C. Roma? Punto per Roma.
  2. maker fairDove uno come Riccardo Luna può ricevere ingaggi da 100k l’anno per fare da curatore scientifico per una manifestazione il cui format è stato acquistato in USA? Milano o Roma? Punto per Roma?
  3. hfarmDove si trova l’incubatore più cool d’italia? A Roma o Milano? In Veneto accidenti!! E’ Hfarm!! Punto pari. Ma se metti a confronto Enlabs con Digital Magics allora punto a Roma nuovamente. Enlabs è molto più fico di Digital Magics. A girare per il secondo vedi solo uffici di gente che lavora. Non ci trovi nulla di scenografico o piacevole alla vista e se esci dai loro uffici mica sei a due passi dal centro della città più bella al mondo. Sei in mezzo ad uno dei quartieri più squallidi di Milano, zona Ripamonti appunto. Luogo di uffici e officine mica di musei e negozi.
  4. tim cookDove si possono incontrare i testimonial dello Startup Show Business Italiano come Tim Cook? A Milano o a Roma? Punto per Roma.
  5. Dove andrà a lavorare il super commissario del digitale che grazie alla sua esperienza in Amazon trasformerà i nostri fattorini e postini in droni? Punto per Roma.
  6. aereo di renziDove atterra abitualmente l’aereo del nostro premier quanto trasporta clandestinamente manager e investitori dalla Silicon Valley in Italia? A Ciampino o Malpensa? Punto per Roma.
  7. Da dove, il nostro premier, fa le sue apparizioni settimanali sui social? Da Milano o Roma? Punto per Roma.
  8. Paolo barberisDa Dove proviene il suo entourage di esperti? Da Milano o Roma? Da Firenze e dintorni ahimé, quindi, punto pari.
  9. Ma dove alloggiano ora tutti sti toscani che fanno volontariato per il Governo? A Milano o Roma? Altro punto per Roma.
  10. rendita di posizioneDove si trovano i lobbisti di soggetti come Poste, Infocert, Telecom, che hanno lavorato per anni alla liberalizzazione del digitale in italia fino ad arrivare a creare quel capolavoro d’innovazione che si chiama SPID e che gestirà la nostra identità digitale? Dove si trova abitualmente uno come Stefano Quintarelli? A Milano o Roma? Altro punto per Roma.
  11. papa francescoDove puoi trovare un mentore come Papa Francesco? A Milano o Roma? Punto per Roma.

Devo proseguire? Arrivare a 13 come mio solito? Devo chiedermi dove hanno uffici i VC italiani? Dove fa affari uno come Giulio Valiante (romano doc)? Esistono forse dei VC italiani degni di questo nome? Esiste, forse, una Borsa in Italia? Non quella che si porta a tracolla ma dove stanno le aziende di successo? Esiste, forse, una città in cui si possa fare carriere per merito e non per conoscenze e appartenenze? Esiste una città italiana conosciuta nel mondo non per la sua bellezza ma, semplicemente, per l’opera dei suoi abitanti che si occupano di moda e design? Esiste un’altra città italiana che, nonostante sia stata governata per anni da politici incapaci (Pillitteri, Borghini, Formentini, Albertini etc) e da mafie come CL e CO (Comunione e Libertà e Compagnia delle Opere), sia comunque riuscita a rigenerarsi e progredire? A riscattarsi ed ammodernarsi invece che tornare nel medioevo con tanto di carri e inquisitori?

No, in Italia non esiste niente di meglio di Roma nemmeno da questo punto di vista che è rimasta del tutto indenne al malaffare politico e non si capisce come Beppe abbia potuto convincersi che Milano sia meglio di Roma. Gli sarebbe bastato farsi un giro per Roma a bordo di un taxi per capirlo. Se poi fosse salito in metropolitana gli sarebbe sembrata vecchia anche quella di Tokio. Purtroppo Beppe è uno che va troppo spesso a New York e troppo poco a Roma, quindi, si fa incantare dai grattacieli, invece, che dai ruderi. Se fosse meno modernista e più obiettivo nella sua analisi, non si sarebbe fatto corrompere dai lobbisti milanesi che, per averla vinta sulle doti di Roma come capitale dello Startup Show Business, devono rincorrere ad ogni mezzo.  Chissà quanto devono averlo pagato per scrivere un pezzo di lodi per Milano tanto lontano dalla realtà. Mi spiace ammetterlo ma Gianmarco sta volta ha proprio ragione:

Severgnini è proprio “un mentecatto prostituto” 

PS. A mio modesto parere da ex Milanese trapiantato a Bologna da 13 anni e che ha vissuto e lavorato spesso a Roma penso che entrambi gli ecosistemi delle startup siano drogati. Quello milanese da troppa cocaina e quello romano da troppa politica.

 

 

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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