4 anni da 50enne

gloriosi-50-anniOggi sono 4 anni che sono diventato “50enne” e come molti miei coetanei mi sono separato, ho i figli adolescenti, una compagna molto più giovane di me e non mi sento affatto 50enne e ben che meno 54enne.

Vorrei tanto essere un 50enne come quelli di una volta: serio, affidabile, realizzato, affermato e benestante. Che al massimo gira con lo spider per sentirsi giovane e togliersi qualche sfizio che non poteva permettersi da 30enne.

Invece, io sono in tutto e per tutto un 50enne moderno che fa robe da adolescente impenitente come scrivere questo s-blog o fare lo startupper. Che gira in bicicletta o con i mezzi pubblici. Che non ha nemmeno più l’automobile di proprietà. Che non beve alcolici, mangia sano e fa anche un pò di sport. Un cinquantenne a cui non serve nemmeno il viagra per stupirsi davanti ad una donna nuda. Sono inguaribilmente figlio del mio tempo e da ben 4 anni porto avanti questo bluf di credermi una specie di hylander senza alcuno sforzo ne pentimento. Non che abbia fatto finta di nulla fino ad oggi; ho cercato di porre rimedio alle mie magagne di presunto immortale con un considerevole investimento in analisti d’ambo i sessi (onde evitare che alcuni miei complessi potessero cavarsela con la scusa di vergognarsi a svelarsi).

Mi restano ancora solo 6 anni per riuscire ad essere un 50enne senza pretese e che non frega le ragazze ai giovani di buone speranze; ma non abbastanza maturi ed affascinanti come invece sembro io solo grazie al colore dei miei peli e capelli. Colore? S-colore sarebbe meglio dire dal momento che il grigio non è artificiale ma del tutto naturale.

Nei prossimi 6 anni devo riuscire a convincere i miei figli a non seguire il mio esempio. Ad essere uomini e donne a modo loro e non per rifiuto o imitazione del mio modello. Devo riuscire a farmi perdonare di non essere stato capace di amare loro madre come ho creduto sarebbe successo quando ci siamo sposati e li abbiamo messi al mondo. Devo anche dimostarmi degno dell’amore e della gioventù che mi concede Carmela da quasi quattro anni senza mai stancarsi ne disgustarsi di me.

bico-50enneQuattro anni fa, per festeggiare il mio compleanno, mi ero regalato una mountain bike usata ma di ultimissima generazione e con essa mi ero rotolato nel fango delle colline bolognesi. Quattro anni fa convinsi Carmela a comprare una mountain bike ad a venire con me a fare un giro e da li, pian piano, sboccio il nostro amore. Non in ufficio, non durante una riunione ma in giro per colline ripide, faticando e sudando. Forse è per questo che resiste così strenuamente ad ogni prova e difficoltà. Quattro anni fa ero orgoglioso di essere diventato 50enne, di esserci riuscito. Di non essere morto prima. Feci anche più di una festa e partecipai anche alle feste dei miei coetanei. Ero allegro. Soddisfatto.

img-20170123-wa0003Ora sto riportando alla vita una vecchia Bianchi con i freni a bacchetta che userà Carmela. Lo faccio con calma. Senza fretta. Ora sono anche molto più perplesso di allora. Mi chiedo come faccio ad essere ancora così “Andolo” e così poco “Andrea”, Cosi tanto “Andy” e poco “Andrea”. Cosi tanto “dammi del tu” e poco “mi dica pure”. Così ancora figlio di “Donna Letizia” e poco di “Nonna Letizia”. Mi chiedo come faccio ad arrabbiarmi ancora quando mia madre fa qualcosa che non mi va bene o mi sgrida per qualcosa che non ho messo a posto in casa sua. Mi chiedo come faccio a non essere ancora capace di abbracciare mio fratello e fare finalmente il ragionevole invece di continuare a costringerlo a venirmi in soccorso ogni volta che ne combino una di grossa specialmente scrivendo su questo vezzoso e narcisistico S-blog ciò che un 50enne dovrebbe aver imparato a tenersi per se. Invece sono ancora qui che scrivo s-post al vetriolo e li condivido pure su Facebook.

In questi giorni, però, ho pensato spesso di lasciare Facebook dopo aver lasciato senza rimpianti twitter, G+ e Pinterest. Ho già cominciato togliendo dal mio cellulare l’infernale APP di facebook che mi solleticava la mia indomita vanità segnalandomi citazioni e like in tempo reale. Mi sto preparando a questo grande gesto di maturità e senilità con calma e credo che arriverò presto al traguardo ambito: sparire dai social; da questa melma emotiva in cui diventi amico di tutti e in cui tutti recitano la parte dei felici, allegri e spensierati. Un 50enne vecchio stile come ambisco a diventare nei prossimi 6 anni non passa il suo tempo su Facebook a dispensare consigli a giovani startupper ne fa lo startupper. Si limita a fare l’imprenditore ed a scrivere il suo diario di inutili memorie. Si limita a scrivere per se stesso e a leggere in silenzio ciò che ha scritto. Senza cercare consensi, like, condivisioni.

vacchi-che-ballaInsomma io non voglio ridurmi a diventare un 50enne come Vacchi che posta video in cui la sua flaccida pelle si contorce vicino a quella ben più soda e gradevole della sua giovane compagna. No! Io non voglio essere un 50enne così moderno. Non voglio nemmeno esserlo alla Sgarbi che ancora va in giro a dire parolacce ed insultare la gente come fosse un ragazzino incontinente in preda alle rabbie ormonali tipiche dei mesi pre-inzio-seghe.

Come al solito, non ho in mente nessun modello di 50enne a cui vorrei ispirarmi e se anche ci fosse sono sicuro che non sarei capace di imitarlo. Io non sono il tipo d’uomo capace di fare come qualcun altro. Finirei comunque per fare il contestatore, il diverso e allora che cazzo sto scrivendo a fare questo S-post? Non lo so e non riesco a darmene una ragione, e spero che nessuno me la chieda, una ragione. Non c’è ragione alcuna ad essere un 50enne,  da 4 anni, e fare ancora finta che sia qualcosa di eccezionale.

 

 

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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