Fine dell’UNI-CREDIT-CRUNCH

Unicredit realityFrancamente che start-lab e delle varie iniziative ecommerce di Unicredit fossero un paravento a problemi strutturali assai più consistenti lo avevo capito ma che il bluff si svelasse in soli 5 mesi non me l’aspettavo. Eppure è proprio così. Non più tardi di fine luglio avevo incontrato i responsabili del programma ecommerce di Unicredit che senza vergogna alcuna avevano chiamato “subito-store” come un ben più conosciuto e autentico brand digital. Loro erano ancora lanciatissimi in un programma che prevedeva di attivare almeno 500 merchant sul loro maketplace entro l’anno o comunque pochi mesi invece già a settembre mi parevano meno dinamici e quando li ho risentiti poco dopo la pausa di natale mi hanno risposto che stavano chiudendo e così è avvenuto proprio oggi, il 31 gennaio 2017. Un’altro pezzo dello startup show business che ci lascia.

Che ci abbia messo lo zampino Mustier è assai probabile. Anche lui, come tutti i super manager di pari elevatura, per prima cosa avrà smantellato ogni iniziativa presa dal predecessore che possa anche solo lontanamente essere meritevole di successo. Che lo fosse Subito store poteva anche essere. Che lo fosse start-lab proprio no e infatti il primo lo ha chiuso il secondo non mi pare. Qualche rimpianto? Io nessuno se non quello di aver perso un sacco di tempo per aprire un conto nell’agenzia di Gae Aulenti ed aver speso ben 28 euro al mese di costi base senza mai aver fatto nemmeno un bonifico che oltretutto ci sarebbe costato la modica cifra di 5 euro!!!! 5 euro un bonifico!!!! 28 euro al mese un conto per una startup!!! Che rimpianti vuoi che abbia? Della splendida vista che mi godevo stando quanto ero ricevuto ai piani alti. Si quella era veramente unica e di valore. Non dico utile ma sicuramente piacevole.

unicredit-credit-crunchSono appena andato a controllare sul sito di Start-Lab e, come previsto, ho notato che Mustier ha fatto il suo lavoro fino in fondo: è ancora in piedi a dimostare quanto fosse incapace il suo predecessore. Pare stiano ancora facendo selezioni di start-up a cui offrire un mentor che li aiuti ad aprire un costosissimo conto corrente presso la loro Banca.. Sicuro quelli di Unicredit non potranno offrirsi come valutatori o coatch in BP competition considerato che negli ultimi 10 anni non ne hanno azzeccato uno di business plan nonostante se li siano fatti fare dai consulenti più blasonati del mercato… Cannare un Bp di una banca non deve essere tanto facile eppure ci sono riusciti più volte. Magari anche stavolta ci riusciranno magari appoggiandosi a consulenti francesi delle pur sempre solite società di consulenza.

Ma toglimi una curiosità? Ci sono ancora startupper convinti che Unicredit abbia soldi da investire nello loro iniziative? Soldi veri intendo? Con 13 miliardi di ricapitalizzazione da trovare qualcuno pensa realmente che ci siano soldi da investire ancora disponibili? O anche solo soldi da prestare disponibili? Io ho cercato invano di avviare anche solo la pratica per ottenere un finanziamento garantito dal Medio Credito Centrale e ho sempre trovato un muro di gomma alto quanto l’intero loro grattacelo. Che sia stato sfortunato io?

Chi se ne frega. Domani o dopo andrò a chiudere i conti Unicredit delle nostre startup e mi dedicherò a raccontare altri reality meno scontati e banali di questo. Sposteremo i nostri conti in una Banca molto più dinamica e propositiva di Unicredit che sicuro ci darà tutto il supporto che ci serve e soprattutto la finanza che ci serve. Apriremo il conto in Monte Paschi che mi dicono essere molto innovativa e generosa di Unicredit. Risulta anche a te? O ne conosci qualcuna di migliore?

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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