Ora le start-up si pagano pure i grant!!!

Sono alcuni mesi che non frequento lo startup show business e dopo averne annunciato la morte, pensavo fosse ormai putrefatto; invece, con grande sorpresa scopro che c’è una competizione che prevede un grant di ben 500k. Si tratta del digitalaward360. Figata e senza pensarci un attimo segnalo l’opportunità al grande capo supremo, Carmela. Ad onor del vero mi avrebbe dovuto insospettire la fonte di tale segnalazione: email da economyUP testata mercenaria di scarsissimo valore e autorevolezza ma il mio ottimismo mi ha distratto. E poi il nome 360, mi ha fatto pensare a 360capital che conosco come gente  seria seppur non certo simpatica. Carmela contatta il referente per farsi mandare le condizioni di partecipazione e me le gira. Apro il file ppt (un pdf sarebbe troppo innovativo..) e leggo la lista dei giurati ed è molto ampia.

Vi sono parecchi tromboni di mia conoscenza ma anche soggetti degni di interesse. Leggo i materiali richiesti per la la selezione e trovo il solito executive di una pagina e l’immancabile video (perché, immagino, certe performance economiche rendono meglio in video che in slide o fogli xls). Noto con piacere che chiedono alla startup di avere almeno un cliente attivo e di non avere più di 5 anni di vita. Il processo di selezione è sempre lo stesso ormai collaudato per questo tipo di eventi: finta intervista, pitch e poi premiazione. Fin qui tutto normale. La sorpresa arriva alla slide #8: 500 euro per

• accesso alla fase iniziale del concorso e 1ª valutazione del progetto da parte della giuria
• pubblicazione della case history del progetto su 1 Newsletter del network Digital360 e nella directory del sito www.digital360awards.it

500 euro… non pochi ma per il websummit si paga molto di più. Potrebbe anche avere un senso ma non finisce qui…perchè se arrivi tra i finalisti devi sborsare 3.ooo euro grazie ai quali hai diretto a:

• Accesso alla fase finale del concorso
• Pitch di 5 min. in occasione del Workshop intermedio di interazione con la giuria
• Realizzazione di una video-pillola con pubblicazione nella sezione “finalisti” del sito (e ripresa sulle NL del network)

* Le migliori 5 startup selezionate dalla giuria potranno accedere alla seconda fase di valutazione senza oneri aggiuntivi (NO PREMIUM FEE di 3.000€)

Vacca boia. 3500 euro (più iva) per farti giudicare da tromboni e giornalisti di dubbia competenza? Ma cazzo con quella cifra ci pago 10 giornate di un programmatore java che almeno sono sicuro che mi genera un valore capitalizzabile e rivendibile ai nostri clienti.

E poi da che pulpito? Farsi giudicare da gente che non sa nemmeno fare delle slide decenti, guardale tu stesso scaricandole qui (in pdf). Roba da studente del liceo che usa ppt per la prima volta. Una sbrodolata di 14 slide quando a te ne chiedono al massimo 10 per presentare un business che magari potrebbe diventare una vera azienda multinazionale.

Va beh. una morale ci deve pur essere in questa storia.. lo startup show business non è ancora putrefatto. Diciamo che è in agonia e cerca di farsi rianimare della startup. Avendo perso i finanziamenti delle banche ora cercano di spremere le startup. Insomma: come direbbe Ficara #senzavergogna. sono propri senza vergogna…

Ma ancora più incredibile l’idea che ci possano essere degli startupper che pagano per farsi giudicare e filmare manco avessero la speranza di poter diventare delle porno start super pagate come il mitico Rocco.

ore 18. Sono passati solo pochi minuti dalla pubblicazione del mio s-post e strani figuri cominciano a visitare il mio profilo linkedin. Sicuro tra un pò Iozzia mi chiama per farmi un’intervista… Magari come quella fatta a Patané per TripItaly….

8 aprile (24 ore dopo la pubblicazione) Continuano le visite al mio profilo da parte di quelli di economyUP e digital360 quindi sono andato a vedere chi sono e cosa fanno. Proprio nulla a che fare con 360Capital. Sono dei consulenti come tanti altri che però fanno dell’innovazione il loro cavallo di battaglia. Mi chiedo cosa ci sia di innovativo nel fare i consulenti oggi giorno ma lascio ai loro clienti giudicare. In effetti anche noi di Inferentia potevano essere considerati consulenti innovativi nel digitale ma almeno eravamo nel 1986 e non nel 2017…