Luca, ma che ci azzecchi tu con Egomnia?!!!
Scusa Luca (Barbareschi), ti ricordi di quando eravamo concorrenti? Di quanto, nel ’96, diventasti socio di Ars Informatica cambiandole nome in GLAMM dalle iniziali dei nomi dei soci (Gianfranco Pocecai, Luca Barbareschi, Alberto Fattori, Mario Di Floriano e Marco Locatelli)? Eravamo in 4 gatti a occuparci di Web allora. Esattamente 4: noi di Inferentia (Gasperini, Fioravanti etc..), i geni di Matrix (Ainio e Gualandris), De Carolis (degno figlio di cotanto padre) con la sua DNM e voi di GLAMM che grazie a te eravate riusciti a diventare i più GLAMOUR…
Io me lo ricordo bene lo shock di Enrico quando ha cominciato a leggere ed ascoltare le tue interviste e, soprattutto, a vedere i clienti che cominciavate a conquistare grazie alle tue relazioni. Io ne ho un ricordo vago di quello che andavi a dire in giro ma non erano stronzate. Tutt’altro e poi eravamo nel ’96, accidenti. Allora potevamo anche permetterci di dire qualche stronzata visto che eravamo gli unici a crederci e a farci business con il Web.
Proprio qualche giorno fa ho incontrato a Milano Alberto Fattori, tuo socio, che ormai vive da dieci anni in Cina e lui, come anche gli altri tuoi soci, è uno che ne capisce di innovazione e qualcosa deve avertela insegnata in quegli anni. O no? E’ vero che negli anni a seguire ti sei messo a fare il politicante e, come tale, ti devi essere bruciato qualche neurone come successo anche a Stefano Quintarelli più di recente ; ma cazzo! Come hai fatto a non renderti conto che stavi producendo un film sul nulla pneumatico: Egomnia, ma che è? Ho veramente fatto fatica a capire cosa fosse e da dove fossa saltata fuori sta presunta startup digitale tanto famosa da meritare addirittura un film.
Leggendo le critiche feroci di Marco e di molti attori dello Startup Show Business mi è venuto un dubbio: volevi svelare al grande pubblico il bluff che da vita ad un successo come quello di Egomnia. Un bluff che va in scena ogni giorno con gran parte degli annunci che riguardano le Startup. Stai forse mettendo in guarda i poveri fessi che dietro ogni startup c’è spesso e solo l’ego di un squilibrato in cerca di riscatto? E cosa credi che fosse il mitico Steve Jobs? Un tipo affabile e “normale”? O un fanatico pronto a tutto per realizzare le proprie ambizioni? Sono d’accordo con te. Il mondo delle startup è da manicomio ma uno come Achilli dove lo hai trovato?
A giudicare dal casino che hai scatenato direi che stai raggiungendo il tuo scopo e, ancora una volta, ti dimostri uomo lungimirante e anticipatore ma, stavolta, te ne prego, non ti candidare un’altra volta e cerca di preservare intatti i neuroni che ti sono rimasti nel cranio e magari usali per investire in qualche startup seria e soprattutto vera.
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