II pacco “sorpresa” del finanziamento per startup garantito dal MCC

Come forse saprai per una startup innovativa esiste la possibilità di ottenere un finanziamento bancario fino a 2,5 Milioni di euro pur non avendo i soci o la società la capacità di offrire garanzie. La garanzia per l’80% del debito, infatti, viene data dal Medio Credito Centrale (qui puoi scaricare la guida). La favola metropolitana racconta anche di procedure super veloci che, per una startup, possono essere inferiori ai 2 mesi. Così ci è raccontata dalla stampa che alimenta lo Startup Show Business (vedi articolo). Ti chiederai perché mai il MCC, ovvero, lo Stato dovrebbe prestare soldi alle Startup in modo cosi facilitato? Te lo chiedi? Semplicemente perché la UE (ovvero la Merkel) gli impedirebbe di destinare capitali in equity ovvero in capitali di rischio che poi sappiamo a chi andrebbero… Quindi si tratta di una lodevole operazione di aggiramento della Merkel e il suo scorbutico ministro delle finanze.

banca intesaNel 2015 ci ho provato nuovamente con L’etravelDistrict sia in Unicredit che in Banco Popolare (non era ancora BPM). In Unicredit avevo aperto il conto nell’agenzia di piazza Gae Aulenti ma nonostante la vicinanza allo Starslab non sono mai riuscito nemmeno ad avviare la pratica. Con Banco Popolare andò meglio, infatti la mia referente di allora, tal Catia Turchi, mi fece subito incontrare il loro responsabile interno che mi raccontò di quanto fosse facile e senza ostacoli ottenere un finanziamento avendo un BP solido da presentare. In quel caso, però, furono i miei soci a impedire che presentassimo la domanda; ma, un mio amico approfodi meglio la questione  e mi disse che non bastava fare domanda: ci volevano garanzie ed equity…

Io non sono tipo da “sentito dire”..unicredit-credit-crunch quindi, quest’anno, ho deciso di riprovarci con Garanteasy che, essendo una startup che già fattura ed ha come clienti grandi aziende, mi pareva il candidato ideale per questo tipo di finanziamento. Memore del “sentito dire” ho, però, chiesto a ben quattro banche di dirmi a che condizioni ci avrebbero concesso l’eventuale prestito: Banca Intesa, Unicredit, Banco Popolare BPM e Banca Sella. Questa volta sia in Unicredit che in Banca Intesa ho avuto la fortuna di riuscire ad individuare l’interlocutore giusto che sapeva di cosa stessimo parlando. Per Banca Intesa Alberto Copreni e per Unicredit Claudio Argento. Tutti però insistevano con il dire che prima dovevano istituire la pratica e poi ci avrebbe detto le condizioni. Io, a tutte, ripetevo: “non voglio perdere tempo ne farne perdere. Se ci chiederete garanzie personali non presentiamo nemmeno la domanda”…

Questa danza del DIMMI/TI DIRO’ è andata avanti per alcune settimane e, tra le varie giustificazioni che mi sono state raccontate, c’è stata anche quello che prima avremmo dovuto ottenere l’ok dal MCC e poi rivolgerci ad una Banca. Notizia del tutto falsa ma lasciamo stare sono Bancari mica puoi pretendere… Noi abbiamo aspettato fino a quando Banca Intesa ci ha detto che sicuramente avrebbe chiesto garanzie personali ai soci; Banca Sella ci ha detto che prima dovevamo raccogliere molta più equity e Banco Popolare BPM non ci ha detto nulla, o quasi, perché il nostro nuovo  interlocutore non ha ancora capito bene come funziona questa cosa qui o, forse, ha scoperto che non siamo iscritti alla Compagnia delle Opere senza le cui referenze in BPM non si ottiene nulla. Unicredit, questa volta si è dimostrata di gran lunga la più veloce dei suoi concorrenti (il conto questa volta lo abbiamo aperto lontano da Gae Aulenti e StartLAB..) e sembrava potesse vincere di volata ma, oggi, ci ha fatto la sorpresa: a fronte di un fabbisogno di X loro chiedono/offrono quanto segue:

  1. 30% in equity ovvero capitali che devono essere messi dei soci a proprio rischio
  2. del restante 70 %
    • il 20% deve essere garantito con  fidejussioni personali dei soci quindi altro rischio in capo ai soci
    • 80% dal MCC.
  3. loro non si prendono nessun rischio

CONCLUSIONE:

Dopo “soli” due mesi di indagini ho scoperto che il mio amico aveva ragione.

NON E’ VERO CHE PUOI FINANZIARE UNA STARTUP SOLO A DEBITO

NON E’ VERO CHE IL MCC GARANTISCE FINO ALL’80% DEL FABBISOGNO

Accidenti a loro, e a me, che ho perso tempo a capire come funzionasse sta roba che per noi sarebbe stata una manna dal cielo. Ci avrebbe permesso di avere velocemente i capitali che ci servono per finanziare lo sviluppo senza perdere mesi in fund raising, senza doverci diluire e senza dover far entrare VC o simili nella compagine sociale.

Ma che ci vuole a sti bancari a dire le cose come stanno invece di far perdere tempo a noi imprenditori? Lo stipendio non glielo tolgono mica se ci fanno risparmiare del tempo per noi prezioso. Lo dicessero subito che non è vero che si possono ottenere finanziamenti fino all’80% del fabbisogno senza dare garanzie o dover raccogliere equity. Ci vuole tanto?

Comunque ora sono proprio curioso di capire a chi chiederanno la fidejussione personale tra i nostri più di venti soci considerato che la maggioranza delle quote è in mano a delle società di capitali. Se poi pensi che in una di esse ci sono più di 40 soci … Te lo immagini il lavoro per raccogliere le FJ di oltre 60 soci? Altro che 2 mesi e POI hai i soldi… 2 anni e sei ancora li a spiegare e convincere.

PS. mi è giunta voce che il MCC serva soprattutto a parare il culo agli incubatori certificati più che alle startup. Non ne sapevo nulla ma verificherò…

PPS: 2 giorni dopo.. Unicredit ha fatto marcia indietro e si è detta disponibile a presentare domanda senza chiedere garanzie….

 

 

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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