Banco Popolare-BPM, la DODO-BANCA che ha il monopolio dell’equity crowd funding

Sono un pò di settimane che vorrei scrivere questo s-post ma non trovavo il tempo di farlo e leggendo capirai perché. Oggi finalmente pare che ci riuscirò. Non trovavo il tempo di farlo proprio per colpa di questa DODO-BANCA campionissima in promesse non mantenute, tempi biblici di risposta e non risposta alle mail (non sia mai).

Non mi sarei mai sognato di entrare in una loro filiale se non fossi stato  “costretto” a farlo per aprire il conto necessario ad avviare una campagna di equity crowd funding. Ad indirizzarci da loro fu il portale da noi scelto. Ad essere sincero la prima volta che andammo da loro furono efficientissimi. Nel giro di pochi giorni ci aprirono il conto compilando loro tutti i moduli necessari diversamente da quanto successo con Banca Sella o Banca Intesa che, invece, ci mandarono formulari assurdi che sbagliammo più volte non comprendendone il senso.

Le cose al loro interno cominciarono a peggiorare dopo l’annuncio della fusione con BPM, Banca a me tristemente nota per la sua inaffidabilità, esosità e commistione con la Compagnia delle Opere. Presso di loro tenni i miei conti personali e societari per una ventina d’anni e li chiusi tutti (mutui compresi) dopo che mi fecero lo scherzetto di farmi aprire un conto a Bologna per avviare una pratica di richiesta mutuo per una ristrutturazione, che poi non usammo dimenticandoci del relativo conto corrente. Conto corrente che comincio ad accumulare interessi passivi, su interessi passivi, fino a diventare una voragine di debiti verso BPM che, invece di riconoscere l’errore da lei fatto, ci costrinse a pagare migliaia di euro d’interessi passivi per un conto mai usato. Stesso discorso per un’altra faccenda riguardante una Fidejussione che firmai al posto di miei soci e che si rilevò una vera e propria fottitura di soldi. Insomma per queste ragioni ed altre con loro avevo chiuso ogni rapporto da almeno 15 anni quando me li sono ritrovati in Banco Popolare. Ho provato a far finta di nulla ed ho anche sperato che negli anni fossero cambiati, invece..

Prima di continuare devi sapere che una delle poche cose “brutte”, sebbene comprensibili, dell’Equity Crowd Funding è il fatto che i soldi versati dagli investitori devono rimanere bloccati su un conto vincolato fino al completamente della campagna il che significa che prima di avviare una campagna devi aver raccolto abbastanza capitali da poter continuare ad operare in attesa di sbloccare i soldi raccolti. Noi di Garanteasy avevamo fatto le cose per bene e completato un aumento di capitale il 22 marzo proprio a tal fine con l’idea di avviare la campagna di ECF entro fine aprile ma abbiamo avuto la malaugurata idea di chiedere alla DODO-BANCA se ci poteva anche concedere un prestito ponte di 100k  su 300k di raccolta da usare durante la campagna di ECF. Un prestito sui soldi che i nostri soci avrebbero versato sul conto vincolato. Insomma un prestito di fatto garantito dai nostri stessi soldi. A sentire (sempre e solo al telefoni, mail mai) i DODO-BANCARI sembrava cosa fatta, quasi banale eppure sto prestito non arrivava mai e sono cominciate a passare le settimane e poi i mesi fino ad un fatidico 7 luglio in cui incredibilmente riceviamo una mail che dice:

“In relazione al prestito ponte, vi comunichiamo l’esito negativo alla Vostra richiesta. Rimaniamo a vostra disposizione per chiarimenti in merito. cordiali saluti”

Incredibile ma vero, dopo soli 3 o 4 mesi finalmente ci hanno risposto alle mail per dirci cosa? No, non useremo i vostri soldi per farvi avere un prestito ponte e cazzi vostri se vi abbiamo fatto perdere 4 mesi e vi abbiamo risposto solo il 7 luglio giusto in tempo per andarcene in ferie tranquilli. 3/4 mesi in cui noi ci siamo consumati tutta la cassa dell’ultimo aucap effettuato e siamo rimasti bloccati nell’impossibilità di raccogliere altri fondi se non in equity crowd funding che, senza i 100k di prestito ponte, non potevamo avviare se non bloccando la società per tutto il tempo della campagna.

Il 7 luglio (venerdì) !!! Cazzo, merda, coglione io che gli ho creduto, che mi sono fidato. Imbecille!! 

Inutile prendersela con loro, il coglione sono stato io che, non fidandomi dell’esperienza dei miei soci, ho creduto ai DODO-BANCARI invece che a loro. E mentre i DODO si godevano le meritate ferie noi abbiamo dovuto convocare d’urgenza un assemblea straordinaria della società in cui abbiamo revocato la delibera di aucap dell’ECF ed effettuarne un altro normale grazie al quale stiamo raccogliendo i soldi che ci servono per operare e, forse, riprovare a fare una campagna di ECF verso fine anno senza però contare su alcun prestito ponte.

Dopo pochi giorni avevamo anche chiuso tutti i conti presso Banco Popolare-BPM perché non volevo si ripetesse quanto successo con il conto di Bologna e speravamo di non doverci avere mai più a che fare ma abbiamo scoperto che questa DODO-Banca è di fatto l’unica presso la quale si possa aprire un conto per fare ECF.

Tutti, dico tutti, i portali di ECF che abbiamo interpellato ci hanno risposto di essere convenzionati solo con Banco Popolare – BPM. 

Nei prossimi mesi speriamo che anche le altre banche si diano una svegliata e si rendano conto che esiste l’ECF altrimenti credo che, piuttosto che riaprire il conto presso Banco Popolare-BPM, rinunceremo del tutto a fare ECF nonostante noi si abbia già realizzato tutto il necessario per avviare la campagna: BP, prospetto, CV, executive, FAQ e soprattutto l’indispensabile video pitch con il quale concludo… e mi preparo ad essere arrestato per “millantato ECF”.

PS.. il 27 luglio, data in cui abbiamo ritirato la delibera per l’ECF e deliberato un nuovo aucap, i nostri soci hanno effettivamente sottoscritto l’aucap per l’importo promesso a garanzia del prestito ponte… dei cialtroni!! Cialtroni! Loro.. non i nostri soci.

PPS. il tutto ci è costato solo 6K di notaio, 3K per il primo aucap poi annullato ed ora altri 3 per quello in corso. Se poi decidessimo di riprovarci con l’ECF sarebbero altri 3K per un totale di 9K!!! A loro li farei pagare!!

 

 

 

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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