Ecco come fare soldi con le startup senza rischiare nulla

Mentre sono in treno nello stesso vagone con quell’irriconoscente e bugiardo di Davide Maggi (sempre lo stesso che mi deve 200k) con una gran voglia di andare li a sputargli in un occhio… (ma se lo beccassi in bagno…) scrivo questo s-post con un misto di ammirazione e fastidio. Esiste, infatti, un modo per fare soldi con le startup senza ricorrere ai soliti trucchetti alla TAG o alla Copernico. Un modo che richiede meno investimenti ma molta più seniority e credibilità, ma non meno faccia tosta e pelo sullo stomaco.

Ho avuto modo di scoprire l’esistenza di tali soggetti da quando Garanteasy ha cominciato a fatturare e, quindi, ad essere vendibile. Ad essere sincero avevo teorizzato qualcosa di simile con Pier Davide Romani che si chiamava Fast2Market. L’idea era di mettere a disposizione delle startup una rete commerciale composta da gente in grado di vendere le loro soluzioni. Ottima idea considerato che in Italia la maggior parte delle startup hanno grosse carenze proprio in ambito commerciale peccato che Pier Davide sia scomparso in DoveConviene portandosi via il mio bellissimo piumino arancione (comprato una ventina di anni fa in saldo da Sisley).

Va beh torniamo al presente e vediamo di arrivare al punto. Per fare soldi con le startup bisogna fare in questo modo:

  1. scegliere un industry in cui ci siano parecchi possibili acquirenti di soluzioni innovative. Aziende che possano pagare parecchi dindi per tali soluzioni se presentate dal giusto “commerciale”;
  2. selezionare le startup che hanno un prodotto vendibile in quell’industry ovvero una soluzione già pronta e adottata da almeno un grosso committente;
  3. tra queste approcciare solo le startup dotate di risorse finanziarie solide;
  4. convincerle ad avvalersi della tua consulenza commerciale grazie alla quale triplicheranno il loro fatturato etc etc;
  5. alla fine della selezione mettersi in portafoglio al massimo una ventina di startup e PMI per non creare l’effetto venditore di spazzole;
  6. farsi firmare un contratto pluriennale (legittimo considerati i tempi decisionali delle Aziende in genere, Italiane poi);
  7. farsi pagare qualche migliaia di euro al mese come “rimborso spese” o, male che vada, anticipo provvigionale (il primo te lo intaschi a prescindere dai risultati, il secondo pure ma ti tocca scalarlo dalle future provvigioni);
  8. e, dulcis in fundo, mettere nel contratto un’opzione d’investimento nella startup a condizioni predefinite e sicuramente vantaggiose. Condizioni che devi spacciare per meritate e legale ai risultati commerciali che porterai.

Hai capito bene? Ti intaschi tutti i mesi e forse anche per anni alcune decine di migliaia di euro di rimborsi spesa o anticipi provvigionali e poi alla fine, quando puoi essere ben certo che la startup sia di successo, potrai anche investire a condizioni di favore. Non quelle di un investitore early stage, ma, pur sempre, migliori degli altri a seguire e, soprattutto, senza rischi di perdere i tuoi soldi.

Ti chiederai dove si possano trovare startup di questo tipo e startupper tanto allocchi. Beh garanteasy è una di questa ed io sono l’allocco di turno. La ragione è semplice: abbiamo un potenziale commerciale enorme da sfruttare e non possiamo permetterci di assumere commerciali per ogni industry e mercato in cui potremmo fare business. Avere dei commerciali, magari ex consulenti ed ex manager, ben introdotti in una determinata Industry pagati a “rimborso spese” invece che a FULL COST conviene e magari funziona pure.

TI chiederai se esistano già soggetti di questo tipo? Si esistono e sono anche assai credibili e ben introdotti. In Italia non sono molti ma all’estero ce ne sono di pìù e, infatti, la concorrenza li ha costretti in alcuni casi a rinunciare ai rimborsi spesa…

Quindi se sei un attempato e consulente e/o ex manager con portafoglio di contatti significativo, credibilità e voglia di metterti in gioco come consul-commerciale di startup (quasi PMI) tipo Garanteasy sappi che potresti fare soldi con esse sia sotto forma di retain fees, sia a success fees, che in equity capital gain. Insomma potresti fare fessi tutti gli investitori professionali e non e goderti il tuo angolo di paradiso all’interno dell’infernale ecosistema delle startup.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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