Faccio collezione di diffide, minacce e bannate
L’altro ieri ho ricevuto l’ennesima diffida da parte di uno dei tanti Mentor, coatch e guru veri o presunti tali che non gradiscono il contenuto dei miei commenti o delle mie opinioni su di loro e, ciò, mi ha fatto venire voglia di raccontare alcuni degli episodi più significativi di cui faccio collezione.
A dire il vero la prima ad essersi incazzata da bestia per un mio commento (sebbene privato e inviato via mail) è stata Marina Salamon a cui ho poi dedicato alcuni s-post. Lei non mi ha diffidato ne denunciato. Ha semplicemente usato il metodo della “vendetta trasversale”. Ha, infatti, fatto un paio di telefonate alle persone giuste che a loro volta hanno telefonato a persone a me molto care e li hanno fatti a pezzi al punto da metterne a rischio pure la possibilità di continuare a fare il proprio lavoro con certi clienti e in certi contesti. L’onda d’urto è stata devastante al punto che per alcune settimane ho anche cancellato i miei s-post o, per essere più preciso, li ho auto censurati e di tale censura si trova traccia nei miei primi s-post del 2015. Incredibile a dirsi ma proprio una delle persone che ha pagato il prezzo più lato di tali ritorsioni è stata anche la persona che mia ha spronato ad essere me stesso e a continuare a scrivere ciò che penso sia giusto scrivere senza badare alle conseguenze ma evitando parolacce e insulti (non gli ho dato retta, a me piace lo sproloquio).
Poi è venuto il tempo in cui ho cominciato a raccontare di quei fenomeni di Principia sgr di cui non ricordo nemmeno più i nomi (non avendoli mai incontrati) e che mi hanno mandato più di una diffida e non so quante mail dai contenuti “terrificanti” che mi hanno ispirato un sacco di s-post assai divertenti che ho raccontato nell’epopea de FAST FAIL REALITY di weekendagogo che ancora non ho concluso e che presto aggiornerò con le ultime novità che dimostrano quanto sia IMPOSSIBILE fallire velocemente e senza spese in Italia.
Un periodo assai florido di diffide ed anche di veri e propri esposti è stato quello in cui ho raccontato le gesta dei Bocconiani Capponi. Li siamo arrivati all’apoteosi del ridicolo. Un giorno, infatti, ricevo una telefonata dalla commissariato di Milano Centro che mi chiede di presentarmi presso la loro caserma per una notifica. Io pensavo si trattasse di qualche multa o pasticcio simile invece arrivo li e dopo avermi identificato mi cominciano a fare strane domande del tipo: “ma lei è un giornalista? Che mestiere fa? L’allevatore di polli? Il comico?” e mentre mi facevano queste domande uno di loro ridacchiava mentre l’altro cercava di fare il serio. Alla fine mi hanno notificato la denuncia da un mio ex dipendente di cui non faccio il nome per pena che si era riconosciuto nel Bocconian-cappone tipo da me descritto in uno dei miei s-post.
Il soggetto, da gran cappone di mondo si era assai offeso, ed aveva sporto denuncia la cui notifica era finita con i poliziotti che mi avevano confessato di non aver capito un cazzo di ciò che scrivevo riguardo le startup; ma, che avevano trovato, comunque, esilaranti alcuni miei s-post. Erano talmente divertiti che mi avevano chieste se non fossi in realtà un comico invece che un imprenditore del digital perché questo volevano scrivere nella relazione da mandare al magistrato.
Dopo questa denuncia ho ricevuto alcune altre diffide di cui non ricordo nemmeno i mittenti tranne di uno che si spacciava per notissimo giornalista del TG5 e che in realtà era comparso una volta in un programma di canale 5 forse come ospite o pubblico. Altri e non faccio nomi per vergogna della loro pochezza mi hanno diffidato con il solo scopo di non pagare una consulenza che gli avevo fatto.
Innumerevoli i personaggi che mi hanno bannato a partire da Max Ciociola che mal sopporta sentirsi dire di essere un bel fustacchione alto, biondo e con gli occhi azzurri, invece, che un intelligentissimo e bravissimo, imprenditore. Tra questi, mi spiace, ci sia finito anche Rudy Bandiera, che speravo avesse più senso dell’umorismo ma anche a lui il successo ha fatto un brutto effetto e si è preso troppo sul serio esattamente come il massimo di cui sopra che, a dir il vero, non ha mai avuto alcun senso dell’umorismo, ne della misura. Riccardo Luna, e quel simpaticone del suo socio David Casalini, sono tra i tanti che non hanno apprezzato i miei commenti e, ancor meno, le mie “inchieste” sul loro passato calcistico…
Pure mio fratello mi ha bannato da tutto, compreso whatsapp, perché, da avvocato si sentirebbe in dovere di mettermi in guardia e, da fratello, di proteggermi, con il solo risultato di rischiare un’attacco di bile. I risultato è che ora, ogni volta che debbo comunicare con lui, posso farlo solo per posta ordinaria ma non via mail, oppure, chiedere alla nostra mamma di organizzare una cenetta di famiglia.
Marco Montemagno mi ha sopportato per pochissimi commenti ed è bastato citare la sua residenza inglese e relativo trattamento fiscale per farlo andare su tutte le furie e sparire dal mio feed senza che io senta alcun rimpianto del suo faccione sempre uguale esposto come l’icona della Madonna in ogni suo post. Tra i tanti che mi hanno bannato, uno ha avuto il coraggio di ricollegarsi e, pure, di chiamarmi al telefono. Da li è nata una stima reciproca che non lo esenta dai miei soliti commenti sarcastici ma che dimostra quanto sia rara e comunque presente l’intelligenza anche tra i guru. Mi riferisco a Gianmarco Carnovale. Onore a lui e alle sue battaglie per Roma e il relativo eco-cloaca per per startup che non conoscendo altra lingua che i romesco non possono emigrare a Milano
Più permaloso di Marco Montemagno c’è solo Massimo Ciaglia che ho osato commentare un suo post su linkedin ricordando l’episodio in cui come condizione per investire in Garanteasy la stratosferica cifra di 5k (cinque, dico cinque kappa euro) pretendeva che fosse affidata ad una software house di sua fiducia tutto lo sviluppo della piattaforma (commessa di parecchie decine se non centinaia di euriiiii). Non accettammo il suo investimento; ma, mettemmo alla prova la software house da lui raccomandata, che ci aveva detto essere dei suoi soci, affidandogli la realizzazione del modulo di pagamento dei nostri servizi online. Il risultato è stato talmente disastroso che il nostro CTO, Luca Orlandi, detto anche l’uomo più paziente del mondo, dopo avere cercato di correggere il loro bug per 2 mesi ha scoperto che nell’url in cui avveniva la transazione il prezzo da pagare passava in chiaro e quindi, chiunque, avrebbe potuto scontarselo a piacere ottenendo comunque il servizio. A quel punto ho sentito le sue bestemmie fino a Bologna (lui vive e lavora a Milano) e subito dopo ha montato sul sito un widget wordpress che è ancora li in attesa di capire come andrà a finire con questi che, per la cronaca si chiamano Nextar. Chissà, magari, a distanza di un anno e grazie ai consigli di Ciaglia, avranno trovato un programmatore java in grado di completare il lavoro senza bag ed entro la fine del secolo. E con questo mio s-post mi sono conquistato anche una bella diffida da loro che, immagino io, muoiano dalla voglia di vedere pubblicate online le decine di pagine di analisi e contestazioni del lavoro fin ora fatto. Mi chiedo come avrebbe reagito massimo se, invece, di parlare di Nextar avessi parlato dei suoi orologi d’oro da pappone creolo. Boh… magari ne sarebbe rimasto lusingato.
Minchia quasi mi dimenticato dei vari VC che mi hanno bannato a partire da Amedeo Giurazza che pur non mi pare tanto male quanto i suoi compari d’investimento. Per non parlare dei vari cialtroni dello startup show business di cui mi stavo scordando pure dell’esistenza ora che non frequento più quelle discoteche. Meglio che mi fermo altrimenti mi tocca andare avanti tutta la notte ad elencare i nomi di quelli che mi temono al punto di volermi ignorare un pò come fanno gli struzzi quando si sentono in pericolo.
Per finire in bellezza, tra i tanti che mi hanno diffidato, denunciato e bannato voglio, però, citare l’unico che mi sopporta stoicamente da alcuni mesi e che, anzi, a volte provoca di proposito le mie prese per il culo al suo personaggio. Mi riferisco a quel super mega guru del nulla (ovvero futurologo) di Oscar di Montigny che è realmente una persona tollerante e che guarda oltre le apparenze. Una persona che crede in ciò che fa ed ha fiducia nel prossimo. Anche in quelli, come me, che si mascherano come un rapinatore di Banca…. e lui lavora pure in Banca… ahahahh.
Comunque, detto tra noi due, io non sopporto quelli come me e quindi faresti bene anche tu a diffidarmi, denunciarmi o anche solo a bannarmi.. io farei altrettanto se sapessi come fare… Mi sa che dovrò farmi consigliare da qualche guru o mentor…
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.