Gli innovatori di mestiere sono solo degli imitatori

Ma ci hai fatto caso che negli ultimi 10 anni sono diventati tutti innovatori? Ti basta guardare i profili Linkedin per trovare una percentuale altissima di gente che si autoproclama esperto d’innovazione, manager dell’innovazione, guru dell’innovazione, entusiasta dell’innovazione, evangelist dell’innovazione etc etc. Ma di che parla sta gente? Ma si rende conto di quanto sia ridicola a presentarsi in questo modo? Hai mai visto un innovatore vero compilare il proprio CV come uno scolaretto di ragioneria? Quanto meno lo scriverebbe con inchiostro invisibile o leggibile allo specchio, per non dire che, piuttosto di farlo come tutti gli altri, lo scriverebbe pieno di recensioni negative o fallimenti, dichiarando tutti i suoi difetti in modo plateale (a scanso di fraintendimenti io l’ho fatto ma solo per noia dei CV normali non certo per essere un innovatore). Insomma nessun innovatore degno di questo appellativo si sognerebbe di usare Linkedin in modo così banale come si vede di questi tempi mettendo l’aggettivo “innovativo” invece che “propositivo”, ” “operativo”, o “auto munito”.

Una volta si scriveva più volentieri “problem solver” che poi stava per “stura merda” ora va per la maggiore “innovatore”. Una moda, essere innovativo, è solo una moda. Adesso “tira” ma poi passerà e tutti correranno a cambiare i propri attributi come nei primi anni del 2000 i pavidi hanno cercato di dedotcommizzare le proprie aziende e profili perché dopo lo sboom essere stato uno del web era diventata un’onta.

Dichiararsi innovatore nel proprio profilo equivale a fare autogol a porta vuota. E’ da imbecilli allo stato brado. E ancora più imbecilli sono quelli che prendono in considerazione sti strani soggetti scambiandoli per innovatori solo perché usano qualche device strano, parole strane o sigle strane.

I “non innovativi” si possono anche capire. Loro da semplici manager, o impiegati, o imprenditori, o  consulenti possono anche considerare interessanti sti fanfaroni che spesso citano gente come Steve Jobs senza nemmeno capire il senso delle loro parole. Facciamo un esempio dei più abusati: “be foolish” ovvero “sii irragionevole”. Ebbene, mi dici cosa ci sia di irragionevole nel seguire i consigli di qualcuno che si spaccia per esperto di innovazione ed ha un CV pieno di certificati, premi e comparsate ad eventi e tavole rotonde? Cosa c’è di irragionevole nel partecipare ad un evento come Bheros o ad un programma di Open Innovation ed anche nell’idea di farsi accelerare o incubare? Tutta roba ragionevolissima e scontatissima che nulla ha a che vedere con l’innovazione ed essere innovativi. Il solo fatto di citare Steve jobs o simili ti rende un banale imitatore (come sto facendo io adesso, appunto). Trovami un solo innovatore che nella sua vita abbia fatto cose così banali come citare gli altri e provare ad imitarli. Trovamelo e mi rimangio tutto ciò che ho scritto (computer compreso).

Essere innovatori ti porta ad essere sempre fuori dal coro, dalla corrente, dal consenso, dal già fatto, dal sicuro. Essere innovatore ti rendere fastidioso e antipatico perché ci costringe a cambiare. Essere innovatore significare fare la parte del pazzo, di quello strano, di quello da cui è meglio stare alla larga. Ti porta a fare cose assurde come credere che si possa rivoluzionare il modo di fare telefonia nel pieno successo di Nokia, ti porta a crede di poter rivoluzionare il modo di fare ricerche online nel pieno successo di Altavista, Yahoo e colossi tanto. Ti porta ad ingaggiare architetti e poeti per produrre macchine da scrivere. Ti porta a trasformare un motore di avviamento di un aereo in uno scooter, uno specchio in un arma, insomma ti porta ad essere uno che fa robe strane non uno che compila il proprio profilo Linkedin come fanno tutti, cambiando solo gli aggettivi ed i tag.

In Italia di innovatori veri ce ne sono pochissimi e quei pochi certo non si presentano come tali. E’ gente che ha l’innovazione nel sangue non nel suo profilo e sul suo bigliettino da visita. Gente che non si considera proprio innovativa, lo è e basta! Ma, soprattutto, agisce in modo innovativo e, quindi, si trova spesso ad esplorare nuovi contesti e soluzioni in totale solitudine. Senza fanfare ne live su Facebook. A che pro raccontare qualcosa che gli altri non capirebbero o che ti farebbe fare la figura di quello strano più di quando già non pensino tu sia? Ho la fortuna di conoscerne alcuni di questi personaggi e stanno in laboratori di ricerca, in ospedali, in imprese (da loro stessi fondate), anche in studi di progettazione, ma, mai in società di consulenza, agenzie o simili. Li proprio d’innovatori non ne esistono ne potrebbero starci. In nessuna società di consulenza seria ed affidabile potrebbe lavorare un innovatore vero, uno a cui vengono le idee strane/giuste che possono rivoluzionare un mercato o un prodotto. Un tale personaggio, se anche capitasse in una di quelle società, sicuro scapperebbe nel giro di poco per fondare la sua azienda o realizzare il suo progetto. Come potrebbe resistere a lavorare in posti dove si producono slide a nastro tutte perfettamente in format? Ma dai, se lo credi possibile è perché non ci hai mai lavorato in quelle caserme che sono le società di consulenza (io ci sono passato e mi hanno spappolato pur se ho fatto di tutto per essere “come loro”).

Insomma, tanto per finire sto sfogo del tutto inutile cito la frase che mi è stata riportata essere stata detta a degli studenti di un MBA al loro primo giorno di lezione:

“ricordatevi bene che, se siete qui, è perché siete i migliori; ma, anche, che tra di voi non c’è nessun genio. Nessun genio sopporterebbe di stare qui a perdere il suo tempo”.

Ora voglio proprio vederlo un innovatore che non sia anche un pò genio o, quanto meno, provi ad esserlo; ovvero, non può esistere un innovatore che si accontenti di fare l’innovatore di mestiere. Che senso avrebbe? Dove sarebbe l’innovazione?  L’innovazione non può diventare un mestiere e solo un modo di fare le cose, tutte le cose. Un modo che ti porta a non rifare mai la stessa cosa due volte se non per trovare un modo migliore per farla; Quindi nessuno può realmente fare l’innovatore di mestiere. Nessuno a meno che non sia solo ripetitivo… ed ora ti sfido a scoprire l’innovatore nell’immagine seguente…

Ci sei cascato? L’hai veramente trovato l’omino a testa in giù? Quello non è un innovatore è semplicemente uno che è inciampato.

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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