Meglio fare l’influencer che lo startupper!!!

Qualche giorno fa ho incontrato Fausto Boni ad un evento per investitori e lui, scherzando, mi ha detto “…il tuo talento di blogger e’ veramente notevole, dovresti trasformarti in Blogger a tempo pieno invece di fare l’imprenditore.”  Sembra una battuta ma se ci pensi bene non lo è affatto. Quanti startupper italiani di successo conosci? Quanti che riescano a vivere del proprio lavoro? Che vengono rincorsi dai clienti e dai fornitori per poter lavorare con lui/lei? E quanti influencer di successo conosci? Che sguazzano nei soldi, che si fanno pagare per ogni stronzata che dicono, post che pubblicano, selfie che si fanno? TI pare che se la passi meglio uno come me che fa l’imprenditore o uno qualsiasi degli influencer in voga nello startupshowbusiness?

Quanti startupper si sono ridotti sul lastrico per riuscire ad emergere? E quanti Influencer che abbiano fatto la stessa fine? Agli eventi per startupper chi sono quelli sempre sorridenti, sempre ottimisti, sempre up? Gli startupper o gli influencer? I vari guru, mentor e qualcosatori o gli startupper? A chi pagano tutto, e danno pure il gettone di presenza? Agli startupper o agli influencer? A chi le aziende dedicano una parte sempre più consistente dei loro budget? Agli influencer o agli startupper? A chi è chiesto di dare know how e idee in cambio di visibilità? A chi è pagata la visibilità?

Ed ora ragiona un pò anche tu. Di quanti soldi avresti bisogno per diventare uno startupper di successo? Quanti te ne servirebbero per diventare un influencer? Quanto tempo devi dedicarci? Ma soprattutto cosa devi fare per avere successo? Ti servono comprovate competenze ed esperienze per diventare un influencer con migliaia/milioni di follower? Ti serve una capacità di comunicazione, vero? E per fare pitch, raccogliere soldi, convincere clienti? No? Devi saper soddisfare un’esigenza in modo innovativo o ti basta fare chiacchiere e selfie? Certo potresti aver bisogno di essere un campione come Ronaldo ma quanti Influencer conosci che abbiano le doti atletiche di Ronaldo?

E, infine, chi pensi possa diventare anche un politico di successo senza aver mai lavorato un solo giorno? Chi pensi possa decidere le politiche economiche del nostro paese? Decidere chi possa essere salvato in mare e chi ci debba morire? Chi può far passare per vere e verificare delle emerite fake news? Uno startupper con MBA, PHD e anni si duro lavoro? O uno che passa il suo tempo a farsi selfie e dirette Facebook? Chi avrà la pensione assicurata? A chi verrà offerto un posto di prestigio e super pagato in qualche azienda?

Insomma, che abbia ragione Fausto? Che mi convenga smetterla di fare l’imprenditore e mi convenga cominciare a vendere le mie opinioni e la presenza sul mio s-blog? Ce li vedi i vari cialtroni che sguazzano nello startupshowbusiness fare la fila per convincermi a non scrivere male di loro. A pagarmi per non farlo? E tutti gli altri coprirmi di regali e offerte pur di avermi ad un loro evento?

Se fosse come dice Fausto perché mai nessuno di questi signori, onesti e non, mi ha mai chiesto di esprimere le mie opinioni da s-fluencer? Mai, da quando sono diventato uno s-blogger. E allora come potrei vivere di questo nuovo mestiere tanto innovativo? Forse cominciando a dire ciò che non dà fastidio ai miei clienti, sponsor o elettori. Forse cominciando a blandire chi ha budget per progetti di open innovation e sperare mi chiami in giuria.

Gente come quelli del POLIHUB che, in effetti, mi hanno chiamato per raccontarmi ciò che fanno ed evitare di essere criticati (come se io fossi uno che critica ciò che non conosce). Si, mi hanno blandito; ma non certo offerto lavori o compensi. Mi hanno fatto cambiare idea su di loro? No. Eviterò di scrivere male di loro nel caso ne avessi ragione? No fin tanto che rimarrò un libero imprenditore.

Anche per fare lo startupper devi spesso tacere e ancora più spesso leccare il culo o mostrarlo; ma, almeno, gli interessi sono chiari ed evidenti mentre quando ascolti uno che ti dice di usare un determinato social o software sei sicuro sia in buona fede? Sei sicuro di poter credere ad uno che è pagato per dirti qualcosa gradito al suo committente? Sei sicuro di voler andare ad ascoltare certa gente agli eventi per startupper?

Insomma mi prenderesti sul serio se sapessi che sono stato pagato per scrivere i miei s-post? Ma che senso ha prendermi sul serio? Che senso ha scrivere questi s-post? Non mi fanno guadagnare nulla. Non portano clienti a Garanteasy ne Investitori. Insomma non ha alcun senso che io continui ad esprimere le mie opinioni. Non so se abbia ragione Fausto; ma, di sicuro, dovrei smetterla di scrivere ciò che penso. Dovrei, se volessi continuare a fare l’imprenditore, cercare di non farmi notare e trovare il modo di non accorgermi di quanto sia difficile fare impresa innovativa in Italia. Dovrei semplicemente starmene zitto e buono. Questa è l’unica cosa che possa fare un imprenditore in Italia ed uno startupper ancor di più. Starsene zitto e ringraziare soprattutto gli influencer che campano sui suoi sacrifici e sui successi o insuccessi (loro ci campano comunque).

Zitto!

Zitto e sorridente!

 

 

 

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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