+ DECISORI – ACCELERATORI = +++++ STARTUP DI SUCCESSO

Ieri ero al POLIMI ad ascoltare i risultati dell’indagine su Fintech&Insurtech quando ho sentito Stefano Mainetti annunciare: “Fintech & Insurtech Factory”, uno spazio fisico in PoliHub – Innovation District & Startup Accelerator gestito in collaborazione con @Osserv_Digital Fintech & Insurtech e le aziende sostenitrici per lo scouting, il setup e l’accelerazione di startup del settore.” 

Mentre Stefano annunciava questa ennesimo acceleratore stavo guardando i marchi della aziende sponsor dell’evento e non ho potuto trattenermi dal mettermi a ridere. Sto parlando di: IngBank, Banca Sella, Banca Mediolanum, Banca Intesa, NEXI etc etc. Per fortuna era nell’aula streaming e non in Aula Magna altrimenti me la seria fatta sotto prima di raggiungere il bagno.

Alcuni giorni fa avevo avuto una reazione simile quando lessi un post di Roberto Catanzaro (Executive Director, Digital, Strategy & Business Development @ Nexi) in cui pubblicava le sue raccomandazioni riguardo il modo corretto di relazionarsi con le startup ed al punto 4 affermava: “Si veloci e No velocissimi. Meglio dire “No” subito che tenere in ballo una start-up per mesi con dei forse.”  Anche in questo qualche risata in solitaria ed un paio di commenti seguiti da uno scambio di mail in privato. Sai com’è su NEXI abbiamo investito un sacco di soldi…. (Nota Bene perché così va il mondo dell’innovazione se sei dalla parte sbagliata ovvero quella delle startup).

Nel pomeriggio di ieri ho letto il post di Mainetti su Linkedin ed, avendo la vescica vuota, non ho avuto problemi a trattenermi ed ho solo commentato: “Ma quando vi deciderete ad accelerare i decisori invece che le startup? Noi aspettiamo mesi ed a volte anni per avere delle risposte. Ed abbiamo avuto a che fare con parecchi di quelli che fanno parte del fintech district. Fatelo per loro il programma cosi vedrete come andremo veloci tutti.” 

Ma non basta! NO, no che non basta commentare dicendo una cosa così ovvia ed, allora, mi sono chiesto: come si fa a formare dei decisori a prendere decisioni rapide? Bastonate mi verrebbe da dire. Costringerli a farli aspettare mesi lo stipendio come noi le loro risposte?  Fargli provare a fare lo startupper in Italia? Mica sono così fessi.

Stamane mi è venuta la folgorazione. Mostare loro dei casi di manager capaci di prendere decisioni rapide e attuarle pure in modo rapido. Sembra facile a dirsi ma tu trovalo un manager italiano che abbia queste caratteristiche e gli facciamo un monumento. Uno di cui si possano raccontare le gesta senza violare NDA (che spesso credo servano solo a non fare figuracce più che a tutelare segreti aziendali).

Eppure uno lo conosco e SI che lo conosco!

Paolo Galimberti. Direttore Generale Festina Italia

Si chiamo Paolo Galimberti ed è il direttore generale di Festina Italia e non rischio di violare alcun NDA visto che ha dichiarata alla stampa dell’accordo con Garanteasy.

Il contatto con lui è nato su Linkedin a giugno 2018 (nota bene 2018 non 2016 o 2017…) e non è stato un buon inizio. Ha avuto a ridire sull’uso del condizionale fatto da Carmela in un messaggio in cui gli chiedeva un incontro per presentargli Garanteasy. Dopo qualche ulteriore messaggio di scherno reciproco con Carmela (due cultori della lingua italica che si affrontano a duello) ci ha dato appuntamento per i primi di settembre.  Incredibilmente l’incontro, pur se fissato mesi prima, si fa davvero ed è molto cordiale ed approfondito (preceduto da un’ennesima dissertazione sull’uso del condizionale in forma di cortesia al posto del congiuntivo). Si fa spiegare tutto, prova il servizio, ci fa un sacco di domande e poi ci chiede una proposta che gli inviamo alcuni giorno dopo.

Dopo meno di una settimana ci richiama per dirci che la proposta gli piace e che vuole presentarla al prossimo board del gruppo che si sarebbe tenuto a fine ottobre a Barcellona. Lo fa veramente ed il giorno stesso ci chiama per dirci che ha avuto l’ok ad avviare la collaborazione in Italia. Dopo 15 giorni esatti abbiamo fatto il kick off con tanto di project leader interno già nominato e istruito sul da farsi. Il tutto in prossimità del Black Friday e del Natale ovvero in un periodo dell’anno in cui è impossibile parlare con tutti gli altri operatori commerciali.

Ma finisse qui… Ha già comunicato l’accordo alla stampa ed il 19 dicembre presenterà l’iniziativa alla propria rete agenti. E mi fermo qui perché altrimenti potrei violare qualche segretuccio o, quanto meno, sorpresina.

Stiamo parlando di meno di 6 mesi dal primo contatto al kick off!!!

Ma quando mai!!!!

E con quale livello di commitment!!!

Uno così fa il mentor?

Il tutor?

L’acceleratore di startup?

Il Business Angel?

Il qualcosatore?

NOOOO!!!! NNOOOO!!! fa il solo bene il proprio lavoro di manager!!! Prende decisioni in modo rapido e le rende operative altrettanto velocemente.

In Garanteasy abbiamo un sacco di “trattative” con molti soggetti che partecipano a programmi di open innovation, accelerazione, osservazione, sperimentazione, e minchia fritta; ma che ce ne sia uno che ci abbia dimostrato di sapere prendere una decisione in modo rapido quando c’è di mezzo il rischio di sborsare dei quattrini. Uno solo di essi e sicuro le mie interiora starebbero in santa pace. Ad onor del vero Nexi è stata rapidissimi nel selezionarci tra i preferred partner per lo smartPOS ma un’eccezione conferma la regola. 

Quindi perché tutti sti professoroni, mentoroni e tutoroni dello startupshowbusiness non si decidono a fare un bel programma di accelerazione delle decisioni ai soggetti che finanziano le loro iniziative per le startup? Che senso ha accelerare delle startup se poi vanno a finire contro un muro di lentezze e indecisioni? Per farle fare uno schianto più forte? Più fragroso? Boh. Valli a capire. Ci vorrà un MBA per capirli ed io non ce l’ho se non quella che…

The show must go on.

PS. anche nel mondo degli investitori non si brilla certo per velocità ma almeno li un campione esiste ed è Fausto Boni che, devo dire, comincia ad avere più di un imitatore nel dire NO velocemente (specialmente perché hanno finito i soldi o sono stufi di aspettare exit). Tutt’altra storia se c’è di mezzo un SI… ma la speranza è sempre l’ultima a morire e chissà che, a furia di accelerare startup, anche sta gente non impari a darsi una mossa nel decidere d’investire in tempi rapidi invece che biblici.

 

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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