Incubazione AL BUIO… con ammucchiata…

Di roba strana nello Startup Show Business nostrano ne ho viste molte anche per pervertiti ma l’incubazione al buio mi mancava. Deve essere l’effetto del mix POLITICI+STARTUP+SHOW ad aver creato questa nuova forma di assurdità. Se poi ci aggiungiamo ‘incompetenza e pressapochismo tipico di chi mette agli ordini dei politici di turno senza un minimo di capacità critica e competenza allora può nascere un blob informe come il GLOBAL STARTUP PROGRAM. Ma stiamo ai fatti.

Dopo essere stati “costretti” a cazzeggiare 6 giorni in aula, aver assistito impotenti alla pochezza delle dotazioni tecnologiche dell’ICE (i webinar non hanno funzionato se non per pochi) e atteso settimane di sapere in quale incubatore saremmo stati destinati e con quale programma di supporto alla nostra espansione internazionale ad oggi abbiamo ricevuto solo una lettera che ci comunica che dovremmo presentare a Londra il 13/14 Luglio per avviare un programma d’incubazione al buio con una bella ammucchiata di 29 startup senza distinzione alcuna tra loro. Un programma d’incubazione di cui, nota bene, non si sa ancora chi lo terra ne su quali argomenti. Stesso destino per i gruppi di startup destinati in USA, Corea, Cina etc. Tutti trattati come degli scambisti in cerca di nuove emozioni. Pare, infatti, che oltre a non dirci da chi saremo incubati abbiano previsto anche di farci dormire in camere condivise a turni di una settimana.

Sono invece stati molto prodighi di dettagli riguardo i rimborsi spesa che si possono richiedere e sono di due pasti al giorno e di un biglietto di andata e ritorno dall’alloggio all’incubatore. Ci hanno anche ricordato che è obbligatorio mandare un diario settimanale delle cose fatte nell’incubatore che immagino saranno usate per scrivere “50 sfumature d’incubazione” in forma collettiva. Sarà sicuramente un best seller scalzando l’ormai obsoleto Lean Startup.

Che dire d’altro? Mi riferiscono che il malumore tra gli startupper stia aumentando e ci siano delegazioni sindacali in cerca di mediazioni con l’ICE al fine di poter almeno accendere qualche lumino durante le fasi di accoppiamento in modo da evitare sorprese… Altri, startupper, essendo più disinibiti, chiedono solo maggiore flessibilità sui rimborsi. Insomma un mercato delle vacche degno dei politici che ci stanno governando e di chi li ha votati. Peccato che il culo sia il nostro (di startupper) e pure i soldi siano i nostri (di contribuenti) e che sarebbe almeno legittimo aspettarsi che venissero impiegati al meglio e non sprecati per dare visibilità al sottosegretario di turno. Milioni di euro sprecati. Quanti? Vorrei proprio saperlo e a beneficio di chi? Chi saranno mai questi misteriosi incubatori di cui non si può sapere nemmeno il nome? Di cui non si conoscono i programmi, i mentor o i docenti, ne i risultati e tanto meno il track record. Lo scopriranno quelli che avranno il coraggio o il gusto di andare a farsi incubare al buio… contenti loro, contenti tutti. Intanto noi, tutti, paghiamo!!!

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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