Guida alla selezione delle call di “open innovation” a cui valga la pena partecipare

Ho scritto più volte su sugli effetti perversi di questa pratica che pur potrebbe generare innumerevoli opportunità di business per le startup e occasioni d’innovazione a basso costo per le aziende promotrici; ma che, spesso, non trova un’applicazione equilibrata e realmente degna d’interesse per una startup. Quindi a seguire una sorta di guida per evitare di perdere tempo e soldi partecipando a Call di Open Innovation di scarso o nullo valore se non per chi si fa pagare per organizzarle.

FINE DELLA PREMESSA E INIZIO DELLA S-GUIDA

Dato per scontato che la Call riguardi il business della tua startup la prima cosa che devi verificare per valutare se partecipare o meno, è se si tratti di un call SHOW DRIVEN o BUSINESS DRIVEN. La maggior parte di esse finiscono con la consegna di una targa o roba simile. Roba del tutto inutile a meno che per te non sia un risultato degno di nota finire su qualche testata dell’ecosistema tipo StartupItalia o EconomyUp. Per me non lo è, anzi porta pure sfiga.

A mio parere fanno parte della prima categoria (SHOW DRIVEN) tutte le call che ti offrono fantomatici programmi di accelerazione, corsi e mentor. Sono tutta attività che servono solo a far fatturare chi organizza la call. Difficilmente, ti serviranno a qualcosa di concreto a meno che la tua startup non sia proprio agli esordi con poco più di un’idea ed un ragione sociale senza soldi ne prodotto.

Facciamo il caso che la call in questione ti sembri realmente BUSINESS DRIVEN allora la prima cosa che devi leggerti ALMENO 2 VOLTE (!!!) il regolamento alla ricerca di trappole del tipo:

  1. proprietà intellettuale anche solo condivisa del lavoro presentato o elaborato durante le fasi di co-design o laboratorio (se non è roba tua quelle che hai prodotto o produrrai che ci partecipi a fare alla call? Mettiti a fare il consulente)
  2. Esclusive anche solo temporanee sullo sfruttamento dell”idea presentata o elaborata nelle suddette fasi (E loro ti danno esclusive? TI garantiscono tempi certi di gotomarket? Se non lo fanno pensaci bene potresti trovarti nell’impossibilità di fare business con altri ben più veloci e determinati);
  3. diritto d’investire nella tua startup per non dire prelazione per l’acquisto della stessa (vuoi già arrenderti?);
  4. uso dei materiali forniti (devono essere distrutti non restare in giro a disposizione di non si sa chi);

Supponiamo che non ci siano clausole strane (sempre meglio chiedere ad un avvocato di controllare). Ora puoi proseguire con le domande clou che sono:

  1. che opportunità di business ti offrono? Non ti far incantare dal gran nome che mostrano o dalle promesse di possibili mega piani commerciali o di adozione interna. Pretendi di avere informazioni precise, numeriche non solo qualitative dell’opportunità offerta. Numero di potenziali clienti, tipologia, etc etc. Ti faccio un esempio. Non basta che ti dicano che hanno 700.000 negozi affiliati. Ti può service sapere se sono ristoranti o macellerie, se sono piccoli o grandi, in città o sperduti sulle montagne del Nepal. Stesso discorso se si tratta di una possibile adozione interna.
  2. Con quali tempi si impegnano ad adottare internamente o a portare la soluzione sul mercato? In genere sono dell’ordine di mesi (se va bene) ma più spesso di anni ed è bene che te lo dicano subito. Specialmente se la call riguarda settori regolamentati come quello bancario o assicurativo puoi stare certo che si tratta di anni. Te lo dico per esperienza diretta.
  3. Con quale budget pensano di pagare o portare la tua soluzione sul mercato? Se non te lo dicono espressamente almeno pretendi di sapere chi lo gestisce. La gran parte di queste call sono fatte per fare comunicazione non business quindi non hanno budget solo per pagare gli organizzatori, i premi, e l’ufficio stampa. Nulla per fare realmente business o acquistare la tua soluzione per uso interno.
  4. Quale funzione (manager) avrà la responsabilità di far adottare o portare sul mercato la soluzione vincente? Questi programmi spesso sono voluti dai CEO per ragioni di visibilità personale o aziendale (fa figo dire che lavori con le Startup alle cene ed alle convention); ma, poi, se ne disinteressano e nessuno dei manager si vuole più accollare la messa a terra e tu rimani li ad aspettare e supplicare.

Immagina per un attimo che a tutte e quattro le precedenti domande tu abbia trovato risposte soddisfacenti. A questo punto puoi passare a fase finale: valutare se ti vale la pena partecipare. Le ultime domandissime sono queste:

  1. Quanto tempo devi perdere per compilare form e mandare documentazione? Spesso le domande di partecipazione sono quasi delle due diligence a priori. Roba da NDA super blindata altro che call di open innovation. Sicuro che tu voglia diffondere queste informazioni solo per partecipare a questa call?
  2. Con quale processo avverrà la selezione? In quante fasi? con quale impegno richiesto? Solo documentazione? conference? Pitch competition? Workshop? A volte ti obbligano pure a seguire corsi. Cerca di calcolare il tempo che ti faranno perdere.
  3. Chi farà la selezione? I soliti general-giornalisti-tuttologi alla Davide Casalini, Giovanni Iozzia o Riccardo Luna oppure specialisti della materia magari con esperienza internazionale? Manager dell’azienda? Di quale livello? Inutile dirti che nel caso tu veda i soliti noti (vedi general-giornalisti-presenzialisti) è meglio che lasci perdere subito. E’ tutta fuffa. Viceversa puoi prendere in considerazione la call e passare alle verifiche successive.
  4. Dove ti toccherà lavorare? Valuta bene che, in caso di vittoria, non ti chiedano di stare presso una delle loro sedi per mesi che, in genere, sono in culo al mondo. E valuta quante persone del tuo team dovrai dedicare a loro e SOPRATTUTTO chi ne pagherà le spese. Spesso ste mega aziendone che fanno call di open innovation nemmeno ti pagano il biglietto di un Flexibus di sola andata.
  5. infine quale feedback ti daranno? Una generica valutazione o una specifica con tanto di gap analisys? Nel caso di mercati regolamentati è preziosissima, in altri meno. Una valutazione ben fatta, anche se negativa, può giustificare la partecipazione perché non è facile avere feedback qualificati quando sei nelle fasi iniziali della tua startup.

Se sei riuscito ad arrivare fino a questo punto delle verifiche senza perdere la motivazione a partecipare?

Allora PARTECIPA e CERCA DI VINCERE!!!

ed avvisami che magari ci faccio un pensierino pure io. Un pensierino, piccolo, piccolo… forse, magari… chissà… magari ci ricasco.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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