Tper VERGOGNA!!! per come tratti i ragazzi (ed i cittadini onesti)

Giovedì scorso mia figlia maggiore si stava recando in una piscina all’aperto alla periferia di Bologna insieme ai suoi amici. Tutti hanno con se il loro abbonamento annuale di studenti liceali pagato alcune centinaia di euro. Non si sono però resi conto che la fermata della piscina è la prima fuori dalla validità del proprio abbonamento. I controllori li bloccano sull’autobus proprio a quella fermata ma loro tranquilli gli mostrano l’abbonamento convinti di essere a posto. Invece i controllori danno a tutti i ragazzi 100 euro di multa ciascuno come se fossero privi di biglietto. 

Il tutto senza che sull’autobus vi fosse alcun avviso del cambio di tariffa né visivo, né  sonoro. Autobus, nota bene, che ti avvisa ad ogni fermata e ben potrebbe dire ai passeggeri di fare attenzione al cambio di tariffa prima di superare la zona coperta dagli abbonamenti.


Mia figlia, mentre le facevano la multa, mi ha telefonato visibilmente alterata perché si è sentita vittima di un vero e proprio agguato. Infatti ha scoperto, parlando con altri ragazzi incontrati in piscina,  che i controllori della Tper si appostano proprio per multare i ragazzi che ai primi caldi vanno a quella piscina scoperta. Lo fanno tutti gli anni. 

Come adulto e genitore mi sono vergognato e indignato di questo comportamento inqualificabile di Tper che manda i propri controllori a fare gli agguati a dei ragazzi che sono rimasti chiusi in casa per più di un anno e da pochi giorni possono finalmente rivedersi di persona. 


Tper se avesse voluto dare un buon esempio ed educare i nostri ragazzi invece che punirli avrebbe dovuto mettere dei cartelli negli autobus e magari anche nei pressi della piscina avvisando che li non vale l’abbonamento e che bisogna acquistare un biglietto integrativo. Solo dopo aver messo cartelli e spiegato il funzionamento cervellotico dei suoi biglietti avrebbe potuto legittimante multare quelli privi di supplemento. 

Ma come si fa a pretendere che un’azienda che ingaggia gente pagata a percentuale sui ricavati dalle multe possa pensare di fare formazione ed educazione invece d incassare migliaia di euro al giorno punendo dei ragazzi onesti e distratti?


Un’azienda che, ho imparato a mia spese, copre i disonesti facendo pagare lo loro multe agli ignari cittadini onesti. Ho infatti dovuto pagare varie multe prese da un “senza fissa dimora” (questo ciò che compariva nei verbali Tper) che fermato più volte senza biglietto ha sempre mostrato un mio vecchio tesserino sanitario di quanto vivevo a Milano che devo aver perso o buttato in qualche cassonetto. 


A nulla sono valsi i miei ricorsi e contestazioni. Anche il giudice di pace ha dato ragione a Tper. L’ultima multa, però, l’avrei presa mentre ero a Londra e, caso vuole, che proprio in quel di Londra mi rubarono il portafoglio con, anche, la tessera sanitaria. Ora voglio proprio vedere se a fronte di biglietti d’aereo, fatture d’albergo, innumerevoli testimonianze di persone incontrate a Londra, denuncia di furto del portafoglio e relativi documenti troveranno il modo di sostenere che, in realtà, era ancora io quel “senza fissa dimora” che prendeva il 13, senza biglietto, proprio per andare a dormire sotto i portici della chiesa di Porta Castiglione.


Come protesta, da quanto ho pagato le prime multe del mio “alter ego”, ho smesso di usare gli autobus ed anche i servizi di car sharing della Tper. E non li userò mai più fino a quando non la smetteranno di mandare in giro gente presi da cooperative e società interinali che, per pagarsi lo stipendio, sono costretti a fare multe in modo persecutorio. 

E per quanto riguarda la multa che ha preso mia figlia, faremo ricorso perché voglio che lei sappia che NON É GIUSTO che sia stata trattata in questo modo da un’azienda che dovrebbe essere al suo servizio e non contro di lei e i suoi amici. 


Tper vergogna!!!

Smettetela di fare agguati ai nostri ragazzi,

sono gli adulti di domani

meritano di essere formati ad essere cittadini onesti

non spinti a comportarsi da prepotenti

come i vostri controllori.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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