VChub può fare gli interessi degli startupper?

Nell’ecosistema delle startup italiano succedono robe strane. Alcuni anni fa è nata un’associazione di incubatori (ItalianStartup) e subito si è proposta come soggetto aggregatore e rappresentativo delle startup mentre era palese facesse soprattutto gli interessi dei fondatori. Tutt’ora è un’associazione che non si capisce bene chi rappresenti ma, almeno, è, per la prima volta, guidata da uno startupper. Ora è la volta di VChub che, nata come associazione rappresentativa dei VC italiani, ha ben pensato di estendere la sua rappresentanza a BA, Family Office e, ancora una volta, alle startup. E’ come se Confindustria si proponesse di rappresentare anche gli interesse dei lavoratori al posto del Sindacato. E’ di questi giorni la contrapposizione tra Confidustria, che vuole lo sblocco dei licenziamenti, ed i Sindacati, che ne chiedono il prolungamento. Riesci ad immagine come sarebbe andata se a rappresentare sia le imprese che i lavoratori fosse stata solo Confindustria? Meglio? Peggio?

C’è chi sostiene che sia inutile fare di questi paragoni perché le startup non sono imprese normali e i VC italiani sono solo interessati al bene degli startupper. Ma proviamo a metterci nei panni di un rappresentante dei VC che si trovasse a discutere con il Governo Italiano riguardo l’allocazione di 1 miliardo di euro da destinarsi all’ecosistema dell’innovazione.

PREMESSA


Per capire cosa ci sarebbe in gioco bisogna seguire i soldi; perché, come dice Pandian, “non si fanno startup, si fanno soldi”, infatti, dei VC che si trovassero a gestire 1B di euro potrebbero contare su entrate fisse di circa 250 milioni di euro in 10 anni (2% di management fee annue + 0,5% di copertura spese sul totale gestito per 10 anni = 25%) più carry interest (il guadagno sul capital gain). invece tali soldi andassero direttamente alle startup a loro non arriverebbe nulla, nemmeno i carry interest ma alle startup arriverebbero ben 250M di euro in più per il loro business.

SIMULAZIONE


Il nostro Dettori, o chi per lui, è li che parla con Draghi e sa che potrebbe ottenere quel miliardino di euro per i propri associati a tuo parere che discorso farebbe?

Discorso 1: “I VC italiani sono super preparati, iper competenti ed esperti, non ne sbagliano uno d’investimento, garantiscono ritorni eccellenti, quindi, sono il soggetto migliore a cui affidare quei soldi anche nell’interesse delle startup….”

Discorso 2: “in Italia i VC sono pochi ed hanno un approccio non in linea con le best practice internazionali, sarebbe meglio che questi soldi andassero a finanziare la creazione di nuovi VC in modo da aumentare la competizione e quindi l’efficienza del mercato a tutto vantaggi delle startup e degli investitori”

Discorso 3: “Tutti i soldi dovrebbero andare alle startup senza alcun intermediario o filtro con un meccanismo di matching come quello adottato in Israele o dal Fondo rilancio di CDP che usa lo strumento dei convertendo (un miracolo in Italia). In questo modo arriverebbero sul mercato e alle startup tutti i capitali”

Discorso 4: “facciamo fifty/fifty?”

Sei riuscito a scegliere quale sarebbe il discorso che farebbe il rappresentate di VChub al nostro Draghi? Bravo!
E visto che sei così bravo e svelto mi puoi anche spiegare per quale ragione delle startup dovrebbero farsi rappresentare da VChub in tale contesto? Ci ho provato anche io e sono arrivato a questa considerazione:


Parlare di STARTUP è molto diverso dal parlare di STARTUPPER.

1) Le startup sono società e nel caso siano state finanziate da dei VC italiani di fatto sono anche di loro proprietà e, quindi, ci sta che i VC possano ben dire di rappresentare anche i loro (propri) interessi. Ad onor del vero VChub parla proprio di startup e non fa mistero di ammettere alla loro associazione solo le startup di proprio gradimento.

2) Gli startupper, invece, sono persone fisiche che, naturalmente sono anche soci di startup ma non per questo hanno interessi convergenti con quelli dei VC italiani. Ad esempio, potrebbero non voler alcun VC italiano tra i propri investitori. Potrebbero preferire dei VC esteri. O nemmeno quello. Potrebbero preferire gestire loro stessi i capitali invece di dover passare da intermediari più o meno competenti, veloci e capaci. Le persone ragionano. Le società invece?

DUBBIO FINALE
Sono io che la penso strano?
O sono loro che la fanno strana sta associazione?

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

Potrebbero interessarti anche...