Startup Leader vs Prey

L’Italia é una delle nazioni con più alto tasso d’imprenditori, creativi e innovatori al mondo capaci di affermare brand e imprese globali di grande successo. Eppure la maggior parte delle startup italiane ambiscono a diventare prede invece che leader.

Una delle principali ragioni di questa assurdità sta nell’idea che con le startup si facciano soldi facili soprattutto copiando quelle estere. Un’altra nell’approccio da private equity tipico di gran parte degli investitori italiani che preferiscono finanziare delle possibili prede piuttosto che aspiranti leader. Preferiscono di gran lunga aspiranti prede/PMI proprio perché è con l’acquisto e rivendita di PMI che hanno fatto i soldi e continuano a farli tutt’ora.

Questo nonostante chi si occupa di marketing sappia che gli Italiani sono esterofili e, quindi, per le aziende non Italiane sia estremamente facile entrare nel nostro mercato. Infatti, molto raramente lo fanno acquistando le startup concorrenti locali e questo spiega anche la mancanza di exit per le tante startup Prey Italiane.

In questo modo, quindi, si sprecano talento e capitali e si rende l’intero ecosistema asfittico e privo d’ambizione. A mio parere ci vuole più coraggio da parte di tutti, a partire dai Founder.

Ci vuole più sostegno, più competenze, più business e più capitali per le startup (vere) altrimenti l’ecosistema italiano resterà pieno di piccioni che raccattano briciole mentre i pochi falchi continueranno a migrare all’estero.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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