CUGGINO di uno importante

E diciamolo finalmente che sono orgogliosamente cugino (di secondo grado) dell’ex presidente della Repubblica che in famiglia (e siamo tanti) chiamiamo Cugino o “CuGGino” che sta per cuGIno GIorgio.

Posso finalmente dirlo pubblicamente perché ora nessuno potrà pensare che me ne venga in tasca qualcosa anche se nessuno ci crederà lo stesso.

In famiglia conosciamo fin troppo bene la sua rettitudine direi a dir poco estremista. Uno che ha rinunciato ad una facile e brillante carriere nello studio di avvocato del padre per darsi alla politica militante e difendere gli operai napoletani, Uno che per comprarsi la casa si è venduto i mobili ereditati. Uno che quando la sorella ha osato farsi venire a prendere con la macchina del partito perché rimasta in panne con la sua l’ha costretta a pagare la corsa e ha cazziato chi l’aveva soccorsa. Uno che già alla fine del suo primo mandato contava i giorni che lo separavano dal potersi dedicare ai nipoti e alle sue letture. Uno che ti fa pensare che la politica possa essere anche nobile e onesta. Ebbene si io sono CUGGI di “zio giorgio” e sono fiero di poter dire che non me ne è venuto in tasca nulla se non qualche carezza da bambino e abbraccio da adulto.

E già che ci sono ti racconto un episodio che mi è capitato a Bologna un paio di anni fa. Stavamo passeggiando per i giardini in compagnia di una amica di cani ovvero una che abbiamo conosciuto per i nostri cani avevano fatto amicizia tra loro e noi eravamo in fibrillazione per un imminente incontro con IL PRESIDENTE in forma privata proprio quel giorno. Ci chiamano per confermarci l’appuntamento e poco dopo riceve una telefonata pure lei e mettendo giù ci dice: “scusate ma devo andare ad incontrare mio cugino. Il Presidente della Repubblica”. Noi rimaniamo di sasso e le chiediamo di ripetere ma dentro di noi pensiamo sia una millantatrice. Noi quella li non l’avevamo mai vista e sicuro non era tra i nostri parenti. Lei ce lo ripete e noi, con un certo imbarazzo mista ad indignazione, le diciamo: “veramente siamo noi i cugini del Presidente e tra poco lo vedremo proprio a Bologna”. Lei insiste e comincia pure lei a dare segni di insofferenza. A questo punto noi cominciamo a chiedere dettagli con sempre maggiore diffidenza finché non salta fuori l’equivoco: sua madre è la sorella della Moglie del “nostro” Giorgio e quindi “cugina” ma acquisita. Con sollievo ci salutiamo. L’onore della famiglia e salvo ed anche il nostro privilegio di sangue.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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