Sono uno s-BusinessTroll

Qualche giorno or sono Oscar di Montigny, alla fine di un incontro con alcuni manager di Banca Mediolanum durante il quale mi ha osservato di sottecchi mentre presentavo Garanteasy e rispondevo a domande, mi ha chiesto:

Oscar Di Montigny

“poi mi dovrai spiegare come fai a conciliare la tua attività di troll con l’essere un business man”. Sul momento gli ho risposto dicendogli “mi aiuto con dei sani pregiudizi” ma la mia battuta ha scatenato un’alzata di scudi dei suoi super etici manager ed un dibattito sui danni che i pregiudizi stanno facendo alla nostra società facendo parere il filo del discorso e non dandomi modo di rispondere in modo adeguato ad Oscar; quindi lo faccio ora con questo mio s-post.

La risposta è meno banale di quanto possa sembrare e per trovarla ho dovuto far soffrire molte persone a me assai care a partire da mio fratello. La parte seria della risposta a questo dilemma la puoi leggere in uno dei miei primi s-post che era frutto proprio di tali sofferenze: “sul coraggio della parola e la vigliaccheria degli interessi incrociati“. In un altro mio s-posto ho affrontato anche gli effetti dell’essere un business troll. “si fa presto a dire disruptive”. Oggi, però, parlerò della parta più leggera e divertente del mio essere uno s-BusinessTroll quella che mi ha portato a conoscere propri Oscar.

Ho conosciuto Oscar prendendolo per i fondelli sul suo profilo Linkedin riguardo il suo essere un Nuovo Eroe. Non sapevo chi fosse né che potesse essermi utile per fare business, semplicemente mi ha colpito il suo profilo talmente perfetto da sembrare farlocco e non ho resistito alla tentazione di trollarlo. Trollare è il mio passatempo preferito tra un meeting e l’altro. Per alcuni mesi mi sono divertito a farlo con Rudy Bandiera e Skande però poi Rudy mi ha bannato e Skande mi ha annoiato con la sua genuina tolleranza… Tra i due Skande è il colto mentre Rudy il divertente. Solo che tra i due Rudy è il personaggio mentre l’altro il professionista. Prendere per i fondelli un professionista non è divertente mentre farlo con uno che fa il personaggio è uno spasso. Insomma, scordato Rudy ho cominciato a perseguitare Oscar e lo faccio tutt’ora che avrei tutto l’interesse a tenermelo buono, buono vista la tutt’altro che remota possibilità di fare business con Banca Mediolanum…

Ma dimmi un po’, tu, come fai a non prendere per i fondelli uno che tutti i giorni pubblica sul Linkedin (e penso anche altrove) #PensieroEroicodelGiorno? Manco fosse Gesù Cristo Risorto? E ci crede pure a quello che scrive. Io francamente sono convinto che non sia lui a pubblicare quei post tanto banali da avermi ispirato il mio #PensieroBANALEdelGiorno in cui dispenso riflessioni altrettanto inutili e autoreferenziali.

Se fossi un vigliacco come la gran parte dei Business Man nostrani, mi guarderei bene dal prendere per i fondelli uno che mi può tornare utile come Oscar che in Banca Mediolanum non è proprio un signor qualunque. Eppure, se lo facessi, sono sicuro che non riuscirei a fare Business con loro e soprattutto con Lui e la ragione è semplice: io non voglio più mentire. L’ho fatto per anni. Ho mentito su tutto e soprattutto su me stesso al punto da essere sembrato un bluff in contesti dove, invece, ero uno dei pochi ad avere dei contenuti professionali distintivi ed unici (vedi Value Partners).

Smettere di mentire mi ha fatto divorziare da mia, ormai ex moglie, ma anche dalla mia immagine di business man poco gestibile e troppo originale per diventare semplicemente Andrea Elestici. Solo ed unicamente Andrea Elestici. Non un risultato da poco per un camaleonte schizzofrenico come me. Ora perché mai dovrei mentire sul fatto che i pensierini che pubblica Oscar sono di una banalità terrificante? Gli toglie dei meriti come Business Man? Non credo proprio visto che tutti quelli a cui ho chiesto di lui mi hanno detto che sta facendo un ottimo lavoro come manager. Ho anche trovato qualcuno di autorevole che dice che pure il suo libro non è male, tolte le parti deliro-filosofiche alla Ron Hubbard – Fondatore di Scientology. A tal proposito devo confessare che ci ho provato a leggere il suo libro ma non sono nemmeno riuscito a finire il primo capitolo forse perché, all’età di 16 anni, lessi proprio tutto il libro di Ron Hubbard e poi andai a litigare con i suoi adepti che avevano un ufficietto in uno scantinato di Corso Vittorio Emanuele a Milano. Ci litigai per alcune ore cercando di fargli capire che era solo uno scopiazzatore di pensieri filosofico-scientifici altrui senza alcuna originalità, se non il fatto che ci facesse un sacco di soldi spillandoli ai beoti che gli davano retta. Mi cacciarono in malo modo e poi me li sono ritrovati a Padova alcuni anni dopo in un corso che spacciavano per Leadership; ma che in realtà credo che quella fosse una loro emanazione semi segreta ed ancora più pericolosa della precedente. Io quasi ci rimisi le penne durante quel corso e non in senso figurato.

A proposito ho appena scoperto che esistono ancora. Si chiamavano e si chiamano ancora Gruemp e sono dei veri delinquenti che sottopongono le persone a trattamenti di PNL (Programmazione Neuro Linguistica) intensivi con effetti devastanti che chiamano “corsa nella luce” (esattamente come quelli di Scientology). Farabutti che spero che mi denuncino per diffamazione così è la volta buona che vuoto il sacco e racconto ciò che fanno nei loro “corsi”. Anzi, mi sa che lo faccio a prescindere dalla loro denuncia e spero che intervenga qualcuno e li faccia chiudere per sempre perché sono delinquenti che si approfittano delle debolezze psicologiche per fare soldi.

Scusa la digressione, poco divertente, che spiega perché non riesca a leggere il libro di Oscar. Non spiega perché ammiri la pazienza e tolleranza con cui sopporta le mie incursioni sui suoi post. In realtà, a ben pensarci, non è nemmeno più lui quello che mi diverte prendere in giro; ma, i tanti leccaculo che lo circondando. C’è gente che chiaramente gli mette like e lo commenta solo nella speranza di ottenere qualche favore e questa gente deve sapere che è scientificamente provato che gli adulatori ottengono più favori dei critici ma nella vita resteranno sempre dei perdenti che dipendono dai favori altrui. Ci vogliono anche sti personaggi ma almeno divertiamoci a prenderli per il culo, quello stesso culo che a loro piace tanto leccare.


Io preferisco essere tra i perdenti per merito proprio. Ed è qui la parte divertente dell’essere un s-Business-Troll. Nessuno potrà mai dirmi che Oscar mi ha dato retta perché ben introdotto nel suo giro di conoscenze (è vero ma lui non lo sa), perché raccomandato o semplicemente perché mi sono presentato bene con il vestitino blu e la cravatta di Marinella. Lui mi ha dato retta solo perché è una persona educata e senza pregiudizi (povero lui) che risponde alle mail, e valuta i contenuti della proposta di business per ciò che sono senza badare alle apparenze.  Non capita spesso, specialmente in Italia, e sebbene i miei fondatissimi “pregiudizi” su Banca Mediolanum mi fanno ancora diffidare della loro etica nel fare business, grazie a lui e al suo ridicolo voler essere un Nuovo Eroe potrei anche cambiare idea e inserire Doris (che non conosco) nella mia eunichilist, onore riservato a pochissimi eletti.

Di sicuro Oscar, a cui ho chiesto se potesse interessare a Banca Mediolanum a seguire un’operazione di finanza strordinaria per Garanteasy, mi ha dimostrato di essere un business man assai serio e attento ai conflitti d’interesse. Mi ha infatti risposto che non vuole confondere la trattativa commerciale che stiamo facendo con ipotesi di questo tipo che potrebbero essere in conflitto d’interesse. Con questa semplice ma lineare risposta mi ha smerdato e fatto sentire un furbetto del quartierino, nonostante sia uno che si diverte a smascherare i conflitti d’interesse dello startup show business. Nota bene, Risposta che mi ha dato a stretto giro di mail mica ha fatto passare mesi come invece fanno i serissimi bancari e manager con cui mi capita ancora di dover avere a che fare per colpa del mio lavoro.

Morale. Sono un business troll e ciò mi permette di escludere in modo rapido e definitivo dal mio network chi non merita che io perda tempo a farci business. Sembra una contraddizione ma non lo è. E’, infatti, del tutto inutile fare l’educato con chi ti fa perdere tempo specialmente se lo fa con il culo seduto comodo, comodo, in una Banca o in un’azienda; mentre tu hai il culo che ti brucia in un startup… (a questi culi comodi dedicherò il mio prossimo s-post). E con questo credo di aver risposto ad Oscar. È, infatti, facilissimo ed anche assai utile fare il business troll invece che seguire le regole e i consigli dei guru del personal branding (come Rudy Bandiera). Se lo fai diventi come uno di quei ridicoli fan di Elvis Presley che a distanza di quarant’anni dalla morte ancora vanno in giro con il ciuffo a banana e i pantaloni a zampa di elefante bianchi. Se pensi che questo ti aiuti a fare business o anche solo carriera accomodati pure e spera che la morte giunga presto ad evitarti la delusione.

andrea@elestici.com

S-blogger a tempo perso e imprenditore a tempo non retribuito.

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